lunedì 24 Novembre 2025
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Argentina: manifestanti assaltano il minibus del presidente

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In Patagonia, nella provincia meridionale di Chubut, decine di contestatori hanno lanciato pietre e preso a pugni il veicolo sul quale viaggiava Alberto Fernàndez, il presidente dell’Argentina. A riportarlo è la Bbc. I manifestanti hanno protestato contro un piano del governo argentino che mira a far ricominciare l’attività mineraria in quella zona, che è piena di oro, argento ed uranio.

Per la prima volta, un robot ha provato empatia

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È stato creato un robot in grado di prevedere le azioni di un suo simile, semplicemente osservandolo. Si tratta della prima scintilla di empatia in una macchina, scoccata durante un esperimento condotto dai ricercatori della Columbia University di New York. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Scientific Reports. Il test in questione, ha utilizzato una coppia di piccoli robot, di cui uno – l’osservatore -, è stato posto in un punto da cui poteva vedere bene il tavolo dove il suo simile era libero di muoversi per cercare due cerchi verdi, uno dei quali nascosto dietro ad un cubo rosso. L’osservatore, ha percepito semplicemente osservando, la difficoltà dell’altro robot nello scorgere – e quindi raggiungere – il cerchio verde dietro l’ostacolo, eseguendo lui l’azione.

Seppur i cosiddetti cobotrobot collaborativi – esistono già e svolgono compiti assai più complessi, sono sempre stati capaci di reagire ai comportamenti dei loro simili ma non di prevenirli. Questo esperimento invece, dimostra che, anche nei robot, potrebbe esistere la capacità – esclusiva di umani e primati -, di mettersi nei panni degli altri per anticiparne le azioni. Una svolta che, tuttavia, apre un’importante questione etica: fino a che punto un robot deve essere in grado di prendere autonomamente delle decisioni? Esiste la possibilità che questo, nell’anticipare il pensiero dell’uomo, manipoli l’uomo stesso, senza essere più soltanto mero esecutore dei compiti?

Spagna, i riders devono essere assunti come dipendenti: è il primo paese in Europa

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L’11 marzo 2021, dopo cinque mesi di negoziati, il ministero del Lavoro spagnolo ha annunciato una nuova legge che introduce i riders nel codice del lavoro. I riders non potranno più lavorare solo in qualità di autonomi: dovranno essere assunti come dipendenti dall’azienda. Si tratta di una legge innovativa e unica nel panorama europeo. Cambierà radicalmente le condizioni di vita di questi lavoratori spesso sottopagati e sfruttati e porrà un limite al potere delle piattaforme di delivery.

Il testo legislativo appena introdotto è composto di due parti. La prima parte impone alle aziende l’obbligo di riferire ai comitati aziendali informazioni su algoritmi e intelligenza artificiale qualora questi incidano sulle condizioni lavorative dei dipendenti. La seconda parte stabilisce che i riders non possono più essere “lavoratori autonomi,” ma devono essere regolarmente assunti dalla piattaforma. La legge avrà un periodo di transizione di tre mesi. Il passaggio ad una condizione di lavoro regolare e dipendente cambierà radicalmente la vita dei riders. Finalmente avranno accesso a misure di protezione sociale e contributi. Anche l’Italia aveva recentemente provato a fare un passo avanti in materia di sfruttamento dei riders, proponendo l’assunzione di 60mila riders come lavoratori “coordinati e continuativi.” La cosa è però caduta nel vuoto. Considerata la crescita esponenziale dei servizi di delivery durante la pandemia, è essenziale che l’Europa segua l’esempio spagnolo.

Birmania, continuano le proteste: oggi 5 morti

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Continuano le proteste dei manifestanti anti golpe in diverse città della Birmania. Altre cinque persone sono state uccise: due nella città di Mandalay, una in quella di Pyay e due a Yangon, dove erano in corso delle proteste per l’arresto di tre giovani.

È morto Raul Casadei, il re del liscio

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È morto in mattinata all’ospedale di Cesena Raul Casadei, simbolo e massimo esponente del liscio romagnolo. Il musicista, 83 anni, era risultato positivo al Covid-19 ed era stato ricoverato il 2 marzo scorso. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate fino al decesso.

Bolivia: arrestata l’ex presidente del paese

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Jeanine Anez, ex presidente della Bolivia, è stata arrestata questa notte in seguito ad un’operazione nella periferia della città di Trinidad. L’ex presidente è stata accusata di sedizione, terrorismo e cospirazione all’interno del processo avente ad oggetto il presunto colpo di stato del 2019 nei confronti dell’ex presidente Evo Morales. A dare la notizia è stato il ministero dell’Interno, Carlos del Castillo, che tramite un tweet ha informato il popolo dell’arresto della signora Anez.

Autobomba in Afghanistan: 8 morti e 54 feriti

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Nella giornata di ieri è esplosa un’autobomba a Herat, città situata nell’Afghanistan occidentale. L’autobomba ha colpito una sede della polizia ed ha procurato danni a dozzine di abitazioni e negozi. L’esplosione ha generato 8 morti e 54 feriti, tra cui donne e bambini, come riportato dal portavoce del ministero dell’Interno, Tariq Arian. Inoltre il presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, ha accusato i talebani di quanto accaduto. Infatti, questi ultimi di recente avevano eseguito degli attacchi nei confronti delle forze governative afghane.

Nel mondo si usano 129 miliardi di mascherine al mese: una bomba ecologica pronta a esplodere

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Un recente articolo scientifico, pubblicato dalla rivista Frontiers of Environmental Science & Engineeringfa luce sui gravi danni ambientali che le mascherine anti covid-19 potrebbero causare. Si stima che, nel mondo, vengano utilizzati 129 miliardi di mascherine ogni mese, ossia 3 milioni al minuto. La loro produzione mensile è simile a quella delle bottiglie di plastica, che si ritiene sia di 43 miliardi al mese ma, mentre il 25% di queste ultime viene riciclato, per le mascherine non esistono delle linee guida ufficiali sul riciclo e sullo smaltimento delle stesse ed è più probabile che vengano smaltite come rifiuto solido. Inoltre, gli autori del report spiegano che i materiali con cui queste ultime vengono realizzate sono altamente inquinanti: le mascherine usa e getta sono in plastica, non sono biodegradabili e possono frammentarsi in particelle di plastica minuscole, ossia microplastiche e nanoplastiche che, diffondendosi nell’ambiente, producono un danno enorme. Ma il nuovo pericolo è rappresentato da quelle realizzate con fibre di plastica “microsize” (con spessore da uno a 10 micrometri), che sono più inquinanti poiché rilasciano più microplastiche ad una velocità maggiore. Infine, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente a causa delle innovative “nanomascherine”, responsabili dell’inquinamento nanoplastico.

Dunque, per evitare che questi dispositivi di protezione rappresentino un nuovo problema, il rimedio momentaneo indicato dagli studiosi è quello di sostituire le mascherine usa e getta con quelle riutilizzabili di cotone, in quanto meno impattanti.

Usa: risarcimento da 27 milioni di dollari a famiglia George Floyd

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La famiglia di George Floyd, l’afroamericano ucciso dalla polizia il 25 maggio 2020 nella città di Minneapolis, riceverà ben 27 milioni di dollari da parte della medesima città. Di questi somma di denaro, mezzo milione di dollari sarà utilizzato per il finanziamento del memoriale che si trova nella zona in cui l’uomo fu ucciso.

Brasile, la produzione di carne sta devastando la zona umida più grande al mondo

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Le principali aziende brasiliane di lavorazione delle carneJBS, Marfrig e Minerva – sarebbero collegate agli incendi che hanno devastato la regione brasiliana del Pantanal. Per questo motivo, lo scorso anno, la zona umida più grande al mondo si è ridotta di circa il 30%. È quanto è emerso dalla nuova indagine di Greenpeace “Foreste al Macello III – Il caso Pantanal“. L’organizzazione ambientalista, in particolare, ha identificato 14 stabilimenti di proprietà di queste aziende che, a loro volta, commercializzano carne e derivati a livello globale. Dai 14 impianti in questione, tra gennaio 2019 ed ottobre 2020, è stato esportato oltre mezzo milione di tonnellate di carne. Hong Kong (22%), Cina (21%), Unione europea più Regno Unito (8%) e USA (1%) sono state le principali destinazioni. L’Italia, con oltre 17 mila tonnellate importate, si è affermata ​come il principale importatore di carne brasiliana dell’Ue e il sesto a livello mondiale. Sono stati, inoltre, identificati collegamenti commerciali diretti tra questi stabilimenti e multinazionali quali Nestlé, Burger King e McDonald’s.

Il Pantanal è la più grande zona umida del mondo, una vasta pianura alluvionale soggetta a periodiche inondazioni. Come ogni altra zona umida del pianeta è ricca di biodiversità e, in particolare, di specie endemiche a rischio estinzione. Ambienti tanto importanti quanto fragili e soggetti agli impatti antropici. Nonostante sia trascorso mezzo secolo dall’istituzione del trattato finalizzato alla loro protezione – la Convenzione di Ramsar – queste aree stanno scomparendo tre volte più velocemente delle foreste.