martedì 30 Aprile 2024

Giovani: le vittime dimenticate delle politiche pandemiche

“I giovani sono la nostra speranza, i giovani sono il futuro” si è soliti ripetere, ma la realtà dei fatti racconta tutt’altro. Quella degli ultimi due anni, in particolare. I più giovani sono scomparsi dai ragionamenti delle politiche pandemiche, quasi come se non contassero nulla. Se da un lato, infatti, la priorità è stata proteggere i più fragili, dall’altro, per nulla si è dibattuto della necessità di proteggere una vita piena, per quei soggetti che alla vita si stavano affacciando: bambini ed adolescenti che sono stati chiusi in casa per lungo tempo.

Non solo; dopo il primo lockdown, ...

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6 Commenti

  1. Bell’articolo! I bambini e i giovani tutti purtroppo credo avranno delle grosse ripercussioni. Sarà compito di noi adulti accompagnarli serenamente, ma a ns volta dovremmo prima aver chiaro il crimine che si è compiuto ed iniziare una sana e civile disobbedienza, tutti!

    • Concordo, dovremmo tutti prendere atto dei crimini che sono stati commessi più o meno intenzionalmente dallo Stato e dei crimini che ancora si stano perpetrando, non demordendo su obblighi vaccinali a carico di alcune categorie (come medici, insegnanti, over 50), non smantellando l’impianto del green pass (ma tenendolo in caldo per un prossimo riutilizzo), obblighi di mascherine a scuola.. e soprattutto entrando di fatto in guerra e con questo obbligando forse i nostri figli a vivere anche questo orribile dramma. Per lo sport, lodevoli le iniziative auto-organizzate citate, numerose in Romagna, che si conferma un popolo con un forte anelito a libertà e giustizia sociale.

  2. Complimenti, come dice nell’articolo la categoria dei giovani viene spesso dimenticata, anche da chi come me deplora il comportamento della società e delle istituzioni in questi ultimi due anni abbondanti. Giova ricordarlo.

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