domenica 5 Maggio 2024

Farina bianca: il grande inganno dell’industria alimentare

L'elemento chiave dell’analisi è la perdita di nutrienti che avviene durante il passaggio da farina integrale (che significa integra, derivante dalla sola macinatura del chicco, senza alcuna raffinazione) a farina raffinata. Nell’opera The composition of foods gli autori McCance e Widdowson illustrano come la pasta raffinata abbia un basso contenuto di vitamine, sali minerali ed enzimi dal momento che queste sostanze diminuiscono enormemente durante il processo di raffinazione del chicco di frumento. Dopo la raffinazione infatti, rimane il 3% di tiamina (vitamina B1), il 12% di niacina (vitami...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

5 Commenti

  1. Personalmente acquisto da anni farine macinate a pietra, tipo 1 e tipo 2 presso mulini che vantano tutte le certificazioni del caso, per poi panificare in casa. C’è da fidarsi veramente oppure sto solo spendendo inutilmente di più? Considerato che per farine di questo tipo, anche su formati da 25kg si va ben oltre i 2€ al kg

  2. @ Matteo Marcato: il mio consiglio è quello di unirsi ad un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) ed acquistare i prodotti secondo i loro principi guida: prodotti sani e genuini, filiera corta, sostenibilità ambientale e sociale (riconoscere il giusto prezzo ai produttori).
    Quindi diventare consum-attori o consumatori etici.

  3. Non è Stata nominata, in questo articolo molto dettagliato, l’aggiunta del glutine. Agevola di molto la durata del prodotto, ma è responsabile dell’esponenziale aumento dei casi di celiachia

  4. Se si tornasse a mangiare più semplice, e per semplice intendo verdura e frutta di stagione , cibi meno raffinati e a volte “finti” , forse il nostro corpo starebbe meglio e alcune malattie sarebbero meno presenti
    Diciamo che quando la gente era più povera e meno istruita forse aveva la conoscenza della vita che ora sta scomparendo

  5. Un’altra conferma di quello che si legge sempre più spesso, quindi avete anche consigli per gli acquisti?

    A parte diventare agricoltori etici..

    Grazie.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI