La National Security Commission on Emerging Biotechology (NSCEB) del Senato statunitense ha pubblicato un rapporto dedicato alla biotecnologia applicata al settore militare che svela l’intenzione di utilizzare la tecnologia biologica nel quadro della competizione strategica globale nei confronti della Cina. Il rapporto definisce la biotecnologia come «il prossimo campo di battaglia» della «competizione di grande potenza». Oltre alla sua possibile applicazione in ogni campo, specie in quello medico e agricolo, il suo utilizzo nel settore militare permetterebbe - insieme all’utilizzo dell’intell...
Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci (al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.
Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.
L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.




Non leggo l’articolo, mi basta l’odore: propaganda travestita da prudenza. In questa serva Italia siamo ancora inchiodati alla religione delle gerarchie: “lo dice l’ente”, “lo dice l’esperto”, “lo dice la commissione”. E guai a pensare con la propria testa.
Se l’obiettivo fosse invece che battere nemici inventati, la salute, ci sarebbe la stessa ferocia comunicativa contro tutto ciò che ci rovina davvero ogni giorno: ultra-processati, sedentarietà, sonno distrutto, zuccheri ovunque, marketing tossico. Invece no: due slogan e via, mentre i soldi girano dove devono girare.
Quindi basta con la favola: non mi interessa la predica, mi interessano meccanismi, incentivi e risultati. Se vuoi convincermi, porta dati chiari e ammetti i conflitti d’interesse. Altrimenti è solo fumo per tenere la gente docile.