sabato 12 Luglio 2025

“Giù le armi, su i salari”: per Gaza e contro l’economia di guerra venerdì sarà sciopero generale

Il prossimo venerdì 20 maggio, si terrà uno sciopero generale contro il riarmo e il genocidio in Palestina. Lo sciopero è stato annunciato lo scorso maggio, mettendo al centro proprio la questione palestinese: «Il governo Meloni continua a girarsi dall’altra parte di fronte ad un genocidio conclamato ed ormai sfacciatamente rivendicato dal governo Netanyahu», si legge nel comunicato di lancio. In generale, i lavoratori che scenderanno in piazza venerdì protesteranno per gli aumenti di salario e contro le politiche di riarmo della NATO, del governo Meloni e dell’Europa. Malgrado debba ancora iniziare, lo sciopero sta già sortendo i primi effetti: la compagnia aerea Ita Airways ha infatti annunciato la cancellazione di oltre 30 voli, invitando i clienti che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero a verificare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto. Previsti, in generale, ritardi e cancellazioni in tutto il settore dei trasporti.

Lo sciopero generale contro il riarmo e il genocidio è stato annunciato lo scorso 22 maggio dalla Unione Sindacale di Base (USB) congiuntamente ad altri sindacati di base tra cui Cub, Sgb, Fisi, Flai e Si-Cobas. USB ha deciso di dedicare le prime parole proprio alla Palestina, per chiedere al governo Meloni di interrompere le relazioni diplomatiche e commerciali con Israele. In generale, lo sciopero intende «opporsi alle politiche belliciste del Governo Meloni» e contestare «la corsa al riarmo, per la difesa comune europea e l’aumento della spesa per la NATO fino al 5% del PIL», che starebbero «portando il nostro Paese al collasso». I rinnovi contrattuali, si legge nell’ultimo comunicato, «non coprono l’inflazione, le crisi industriali si aggravano e moltiplicano, le lavoratrici ed i lavoratori sono sempre più poveri». Lo sciopero di venerdì precederà di un giorno una manifestazione nazionale per la Palestina che si terrà a Roma, e alla quale hanno aderito gli stessi sindacati di base, ma anche altre sigle sindacali, partiti politici, movimenti sociali e associazioni culturali.

Venerdì i lavoratori protesteranno Bologna, Catania, Firenze, Frosinone, Genova, Livorno, Milano, Napoli, Pescara, Pisa, Roma, Torino e Trieste. A Milano e Roma sono previsti due diversi raduni; nella capitale, di preciso, uno dei due presidi si terrà sotto la sede di Leonardo SPA. Come Roma, anche Catania, Firenze, Napoli e Torino scenderanno in piazza contro Leonardo davanti alle rispettive sedi dell’azienda bellica. A Genova, invece, la manifestazione inizierà dal porto, dove i lavoratori si sono già mobilitati contro il traffico di armi destinate all’esercito israeliano. In generale, il settore che dovrebbe essere maggiormente colpito è quello dei trasporti: dalle 21 di giovedì alle 21 di venerdì potrebbero verificarsi ritardi e cancellazioni di treni, mentre dalle 22 di giovedì alle 21:59 di venerdì potrebbero esserci interruzioni nei servizi autostradali. Verranno coinvolti anche i mezzi pubblici delle maggiori città, il trasporto merci, il settore marittimo e quello aeroportuale: per ora, Ita Airways ha annunciato la cancellazione di 34 voli nazionali e internazionali.

Avatar photo

Dario Lucisano

Laureato con lode in Scienze Filosofiche presso l’Università di Milano, collabora come redattore per L’Indipendente dal 2024.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

3 Commenti

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria