lunedì 29 Aprile 2024

I ‘cannabis café’ invadono l’Italia per la legalizzazione 

Dall’1 al 4 febbraio vari cannabis cafè sono stati allestiti nelle piazze di 50 città d’Italia, come iniziativa di supporto alla campagna di raccolta firme Io Coltivo, per la legge di iniziativa popolare che chiede la legalizzazione della coltivazione domestica di cannabis. Per essere depositato in Parlamento, il testo ha bisogno di ottenere 50.000 firme. La proposta mira a consentire la coltivazione e detenzione di massimo “quattro piante femmine di cannabis, finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente, e del prodotto da esse ottenuto”, istituendo un regime autorizzativo per la creazione di cannabis social club.

Andando più nello specifico, il comitato promotore (Associazione Meglio Legale) ha proposto la detenzione fino a 30 grammi di cannabis per uso esclusivamente personale, la coltivazione di un massimo di 4 piante (contenenti THC) in casa (sempre ad uso personale) e la nascita dei social club (associazioni senza scopo di lucro, nonché luoghi di ritrovo, in cui la cannabis viene coltivata e condivisa). Se la proposta venisse approvata dal Parlamento, quindi, verrà decriminalizzato l’uso personale e conseguentemente sarà consentito il trasporto fino a 30 grammi. Anche le sanzioni amministrative oggi previste – come il ritiro della patente e del passaporto – verranno abolite. La guida in stato di alterazione, invece, rimarrebbe naturalmente punibile. In quest’ottica, Io Coltivo punta alla creazione di un sistema con regole precise affinché questa rivoluzione avvenga in maniera legale e soprattutto sicura per tutti.

I cittadini potranno firmare la proposta di Associazione Meglio Legale direttamente ai cannabis café allestiti nelle principali città italiane, che si potranno facilmente individuare consultando la mappa sul sito iocoltivo.org, aggiornata in tempo reale. Inoltre, vi è la possibilità di firmare digitalmente a questo link con SPID, o con firma elettronica e sistema di autenticazione TrustPilot.

Come scritto anche sul sito di Io Coltivo, infatti, attualmente l’Italia “sta vivendo un periodo particolarmente rigido in tema di politiche sulla cannabis e sulle altre droghe, con il governo attuale che inasprisce le leggi e colpisce diversi settori della società”. Basti ricordare la proposta di legge, presentata lo scorso aprile dal governo Meloni, finalizzata all’aumento (da 4 a 5 anni) della massima pena per chi produce, traffica e detiene sostanze stupefacenti o psicotrope anche quando il fatto è “di lieve entità”.  Contemporaneamente, tuttavia, altri Paesi europei come la Germania, ad esempio, si stanno muovendo per superare il proibizionismo, avanzando verso la decriminalizzazione della coltivazione per uso personale e la legalizzazione dei social club.

È proprio in quest’ottica che la raccolta firme Io Coltivo sta cercando di farsi strada e ad oggi, secondo i dati diffusi dal comitato, sono già 30.000 le firme raccolte. «Da mesi cerchiamo un confronto su questo tema anche con le forze di governo. Senza successo. Eppure parlare di cannabis interessa i cittadini. L’abbiamo visto con la raccolta firme che in poco più di un mese ha già raggiunto la metà dell’obiettivo. Lo sappiamo dai dati: il 10% della popolazione fa uso di cannabis, 6 milioni di consumatori che le istituzioni lasciano nelle mani degli spacciatori e quindi delle mafie. E ce lo dimostra anche la risposta che abbiamo avuto nell’organizzazione dei cannabis cafè» ha detto Antonella Soldo, coordinatrice dell’Associazione Meglio Legale.

[di Iris Paganessi]

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