sabato 27 Aprile 2024

In Francia un calciatore è stato condannato a 8 mesi per un post contro Israele

Ieri il tribunale di Nizza ha condannato il calciatore algerino Youcef Atal a otto mesi di reclusione e a €45.000 di ammenda per avere ripubblicato un video del predicatore Mahmoud Al Hasanat, che appellava Dio di «mandare un giorno nero sugli ebrei». A riportarlo è il quotidiano francese nice-matin, che comunica che il calciatore è stato punito con l’accusa di istigazione all’odio. Il provvedimento del tribunale di Nizza è coerente con la linea parigina degli ultimi mesi, atta a disincentivare, e spesso reprimere, le manifestazioni a favore del popolo palestinese, e si inserisce in generale in un contesto di sempre maggiore repressione delle proteste e dei movimenti di dissenso di natura politico-sociale.

[Partendo da sinistra: storia Instagram del calciatore con dicitura “free Palestine” e la storia incriminata in cui Yousef Atal ha ripostato un video del predicatore Mahmoud Al Hasanat.]
Non è la prima volta che il calciatore algerino si trova al centro delle polemiche: già nel 2020 Atal è infatti stato nell’occhio del ciclone mediatico per avere messo like a un controverso post del lottatore di MMA Khabib Nurmagomedov, pubblicato il giorno dopo l’attentato alla cattedrale di Notre-Dame. La sentenza di ieri arriva dopo la condivisione di un post su Instagram da parte del terzino destro avvenuta questo ottobre, azione contro cui la Federcalcio francese si era già mossa squalificandolo per sette giornate a partire dal 31 ottobre, senza tuttavia impedirgli di giocare per la propria nazionale. Nel processo contro il calciatore, avviato il 18 dicembre e rinviato a giudizio ieri, l’accusa chiedeva, oltre alla multa e alla sospensione dell’account social dell’atleta, 10 mesi di reclusione, richiesta che è stata in parte accolta.

Per quanto il “caso Atal” sia piuttosto controverso, la sentenza di ieri conferma la piega che Parigi sta prendendo da tempo nella propria politica di repressione delle manifestazioni di supporto alla questione palestinese. Già tra il 12 e il 19 ottobre, la Francia aveva interdetto tutte le manifestazioni a favore della Palestina su richiesta del ministro degli Interni Gérald Dermanin, incontrando la sola opposizione del movimento politico La France Insoumise. “Le manifestazioni pro-palestinesi devono essere vietate e l’organizzazione di queste manifestazioni interdette dovrebbe comportare fermi e/o arresti” riportava la direttiva di Darmanin, che aggiungeva “gli autori stranieri [di queste infrazioni, ndt] vedranno sistematicamente ritirarsi il loro permesso di soggiorno e la loro espulsione verrà messa in atto immediatamente”. Una politica di questo genere non è affatto nuova in Francia: già nel febbraio 2022, due organizzazioni di solidarietà con la resistenza del popolo palestinese (il Collectif Palestine Vaincra e il Comité Action Palestine) erano state minacciate di scioglimento da Darmanin per supposto “incitamento alla discriminazione, all’odio e alla violenza”.

[di Dario Lucisano]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

3 Commenti

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI