giovedì 2 Maggio 2024

No TAV: nuove perquisizioni in Val di Susa dopo le proteste

Nella mattinata di giovedì le forze dell’ordine hanno fatto irruzione all’interno dei presidi No TAV di Venaus e San Didero. L’operazione è stata messa in atto subito dopo la fine del Festival Alta Felicità, organizzato ogni anno nel periodo estivo dal Movimento No TAV. Durante la seconda giornata del Festival centinaia di militanti avevano dato vita ad un corteo che dal presidio di Venaus, sede dell’evento, si era diretto verso i cantieri di Chiomonte e di San Didero. Qui, i manifestanti hanno messo in atto la consueta battitura dei cancelli, hanno rimosso alcuni metri di concertina e qualcuno ha lanciato dei petardi in direzione dei cantieri. La risposta della Digos è arrivata ieri mattina, con il sequestro del materiale ritrovato all’interno dei due presidi. Nelle stesse ore, inoltre, è stata data comunicazione dell’arresto di Giorgio Rossetto, 61 anni, storico leader del Movimento. Secondo quanto riferito dal Movimento, si sarebbe trattato di un arresto “in flagrante per differita”, in quanto l’uomo avrebbe violato le disposizioni della sorveglianza speciale cui era sottoposto.

Secondo Maurizio Bufalini, scelto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per salire alla guida di Telt (la ditta incaricata della realizzazione del tratto transfrontaliero della TAV) proprio il 31 agosto, all’indomani delle azioni contro i due cantieri, «Era da tempo che non si registravano attacchi così violenti». Tuttavia, nessun agente risulta essere stato ferito nel corso degli «attacchi». Secondo le forze dell’ordine, durante le operazioni sarebbero stati sparati razzi con mortai e bombe a gas, entrambi artigianali. I presidi del Movimento erano già stati perquisiti prima del Festival, la mattina del 24 luglio. Secondo quanto riferito dagli attivisti, “Dai primi fogli ricevuti sembra che si tratti di un’azione propedeutica all’apertura di nuove, ‘urgentissime’, indagini a riguardo dell’iniziativa di lotta di questo weekend [ovvero il Festival, ndr]”. Nel pomeriggio dello stesso giorno, poi, è arrivata la notizia che Giorgio Rossetto, presentatosi in commissariato per la firma quotidiana dovuta alla sorveglianza speciale, era stato tradotto in questura proprio per aver violato la sorveglianza speciale – sembra proprio per recarsi al Festival Alta Felicità.

I lavori per la realizzazione dell’alta velocità in Val di Susa sono da mesi in fase di stallo. L’assegnazione dei lavori dal lato italiano non è ancora stata fatta e anche la realizzazione dell’autoporto di San Didero procede a rilento dopo che, lo scorso anno, Sitaf ha ritirato la gara d’appalto. Quel che è certo è che i cantieri necessari alla costruzione dell’opera hanno devastato la valle e costituiscono un vero e proprio “disastro” per la popolazione locale, per via dell’enorme consumo di risorse. A ciò si aggiunge il costo (verosimilmente di milioni di euro) della militarizzazione della valle, dove ogni anno circa duecentomila agenti vengono messi a presidiare i cantieri.

[di Valeria Casolaro]

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