sabato 14 Dicembre 2024

La canzone, per una storia sentimentale

Marcel Proust ha scritto che le canzoni hanno un posto immenso nella storia sentimentale della società.

Per questo motivo vorrei riproporre le parole di  una celebre canzone presentata al Festival di Sanremo nel 1967, senza aggiungere nulla.

Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni). Brano di I Giganti, Festival di Sanremo 1967.

Tu, come ti chiami? Sei molto giovane
Qual è la tua proposta?

Me ciami Brambilla e fu l’uperari, lavori la ghisa per pochi denari
Ma non c’ho in tasca mai la lira per poter fare un ballo con lei
Mi piace il lavoro, ma non sono contento, non è per i soldi che io mi lamento
Ma, questa gioventù, c’avrei giurato che m’avrebbe dato di più

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Perché non vogliamo mai nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace, di pace
Tam, tam, tam

Anche tu sei molto giovane
E di che cosa non sei soddisfatto?

Ho quasi vent’anni e vendo giornali, girando i quartieri fra povera gente
Che vive come me, che sogna come me, io sono un pittore che non vende quadri
Dipingo soltanto l’amore che vedo e alla società non chiedo che la mia libertà

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Perché non vogliamo mai nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace, di pace
Tam, tam, tam

E tu chi sei? Non sembra che tu abbia di che lamentarti

La mia famiglia è di gente b-bene, con mamma non parlo, col vecchio nemmeno
Lui mette le mie camicie e poi critica se vesto così
Guadagno la vita lontano d-da casa perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
Ora mi dite che ho degli impegni che gli altri han preso per me

Mettete dei fiori nei vostri cannoni
Perché loro non vogliono nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace

Mettiamo nei fiori nei nostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo
Molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi
Per una ballata di pace, di pace, di pace
Tam, tam, tam

Compositori: Augusto Martelli / Giordano Bruno Martelli / Alberto Carish© Emi Songs Do Brasil Edicoes Musicais Ltda, Emi Music Publishing Italia Srl.

I Giganti: Sergio e Giacomo Di Martino, Checco Marsella e Enrico Maria Papes.

[di Gian Paolo Caprettini – semiologo, critico televisivo, accademico]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

1 commento

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria