mercoledì 11 Dicembre 2024

Le strane immagini dell’arresto di Greta Thunberg

L’attivista svedese per il clima Greta Thunberg è tornata a mostrarsi in pubblico, dopo l’arresto da parte della polizia tedesca durante lo sgombero a Luetzerath, il villaggio spopolato che dovrà essere raso al suolo per allargare una miniera di carbone del colosso energetico RWE. Durante un evento parallelo al World Economic Forum, la fondatrice del movimento Fridays For Future ha accusato il Forum di Davos di riunire «le persone che più stanno alimentando la distruzione del pianeta», definendo “assurdo” ascoltarle. 

Il 17 gennaio scorso, Greta era stata fermata e in seguito portata via di peso da agenti di polizia in tenuta antisommossa, mentre partecipava alle proteste che da giorni coinvolgono Luetzerath. Le fotografie e il video dello sgombero avevano fatto il giro del mondo, incassando il plauso dell’opinione pubblica che aveva giudicato l’impresa di Greta come forte e coraggiosa

Numerosi media americani, come la BBC, inizialmente avevano riferito che Greta era stata addirittura “detenuta” dalla polizia, per essere rilasciata dopo la verifica dei suoi documenti di identità. Solo poche ore dopo la diffusione delle immagini del suo arresto, però, sono divenute virali le riprese antecedenti al fermo, ovvero il “fuori onda”, dove si vede chiaramente la Thunberg ridere e scherzare con i cameraman e diversi fotografi che si muovono attorno a lei per scattarle delle fotografie. Nelle immagini si nota anche la collaborazione di due agenti che, al suo fianco, posano tranquillamente per le foto prima di portarla via “di peso”.

Il primo video virale, su cui si basavano tutti i resoconti della stampa, mostra Greta trascinata via dalla polizia a circa 50 metri fuori dal luogo della protesta. Dal secondo video emerge, invece, una dinamica completamente diversa

Quello che sembrava essere un arresto avvenuto “con la forza” si è dimostrato, tutt’altro e, a detta di molti, si sarebbe trattato di una messinscena a favore dei riflettori. I social sono esplosi contro Greta: molti utenti su Twitter hanno accusato la fondatrice del movimento Fridays For Future di aver inscenato un “falso arresto”. 

La polizia tedesca è intervenuta, negando di aver partecipato, come “comparse”, a quella che è stata giudicata da molti una sceneggiata. Un portavoce della polizia locale, interpellato dalla BBC, ha spiegato che «non ci presteremmo mai a tali finzioni». A cercare di rasserenare gli animi, è intervenuto anche il ministero dell’Interno dello Stato occidentale del Nord Reno-Westfalia per spiegare alla BBC che gli agenti stavano semplicemente aspettando di portare via l’attivista per “motivi logistici”, in attesa di una macchina della polizia locale. 

Il dubbio che l’arresto di Greta sia stato però strumentalizzato se non addirittura inscenato a fini propagandistici rimane: è innegabile la modalità rilassata e persino conviviale che trapela dal secondo video, se messo a confronto con le immagini divulgate dai media in precedenza, in cui si vede la polizia portare via di peso la giovane.

Non è la prima volta che Greta “utilizza” le immagini a fini di propaganda. Il 14 dicembre 2019, reduce dalla Cop25 a Madrid, aveva postato sul suo profilo Twitter una sua foto seduta sul pavimento di una carrozza ferroviaria circondata da valigie, lamentando i disservizi del viaggio di ritorno da Francoforte ad Amburgo, lasciando quasi intendere di essere stata costretta a viaggiare in condizioni proibitive. Deutsche Bahn, la società responsabile del trasporto ferroviario, aveva replicato, smentendo il tweet della Thunberg e sottolineando il fatto che la sedicenne avesse invece un posto riservato in prima classe.

Per quanto riguarda, invece, la presunta connivenza dei media con questo “strano” arresto, dobbiamo ricordare che la forza evocativa delle immagini e il ricorso alla tecnica dell’empatia possono influenzare l’opinione pubblica molto più di mille parole. Utilizzando fotografie o video, si riesce a ottenere una maggiore vicinanza col pubblico e a far leva sulle emozioni. La stampa ha inoltre il potere di demonizzare una protesta o di esaltarla, schierandosi dalla parte, o all’opposto, contro, i manifestanti. I mezzi di informazione possono arrivare a inscenare manifestazioni (è successo con una troupe della CNN a Londra, scoperta a impartire ordini ai manifestanti), distorcere le notizie o le immagini riguardanti una contestazione o, nel caso in cui questa sia “scomoda” per il Sistema, denigrarla o addirittura censurarla. 

[di Enrica Perucchietti]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

3 Commenti

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria