sabato 20 Aprile 2024

Roma: i corrieri subiscono cariche e manganellate, ma fermano i licenziamenti

Nella mattina del 5 ottobre, a Roma, centinaia di lavoratori si sono riuniti di fronte alla sede delle Poste Italiane all’Eur, in viale Europa, per protestare contro il licenziamento di 17 colleghi delle filiali di Pomezia e Fiumicino. La dirigenza delle Poste si è tuttavia rifiutata di riceverli, motivo per il quale, denuncia l’Unione Sindacale di Base, i manifestanti hanno cercato di far partire un corteo, ma sono stati immediatamente fermati dalle forze dell’ordine. I lavoratori hanno così effettuato un blitz pacifico in un vicino ufficio postale, ma a quel punto la polizia ha caricato i presenti con manganellate che hanno causato il malore di almeno una persona e reso necessario l’intervento del 118. L’USB ha definito l’episodio “l’ennesimo atto di repressione violenta sui lavoratori in lotta contro i licenziamenti e le politiche di concorrenza interne attuate da Sda e da Poste con la piattaforma Milkman, che causa il peggioramento delle condizioni contrattuali dei corrieri”. Tuttavia, la determinazione dei corrieri ha portato al risultato: i due giorni di sciopero hanno paralizzato due filiali grazie alla massiccia adesione alla protesta, con migliaia di pacchi fermi nei magazzini e bilici impossibilitati a scaricare nuova merce. A quel punto, l’azienda, trovatasi di fronte alla ferma determinazione dei lavoratori, ha accettato di ritirare i licenziamenti.

Secondo la versione del sindacato USB, mentre la manifestazione – organizzata dai sindacati USB Logistica, FILT Cgil e UGL – si trovava sotto la sede delle poste, sono arrivate le forze dell’ordine a comunicare che non sarebbe stato possibile incontrare i dirigenti. In quel momento alcuni agenti hanno preso uno striscione ai manifestanti e la tensione si è subito alzata. La polizia in antisommossa ha chiuso la strada e l’azienda le entrate del palazzo, per impedire che i lavoratori potessero occuparlo. A quel punto i manifestanti sono entrati nel palazzo di fronte, anch’esso di proprietà di Poste Italiane, gridando «andiamo a pagare le bollette».

A testimoniare i fatti un video diffuso dalla USB testimonia le forze dell’ordine che cercano di contrastare l’entrata nell’edificio e l’arrivo delle ambulanze per soccorrere il lavoratore vittima di malore.

[di Marina Lombardi]

 

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI