giovedì 25 Aprile 2024

La battaglia degli animalisti per abolire le carrozze a cavallo

In Italia esistono ancora pratiche molto lontane dal rispetto animale. In svariati luoghi della penisola si vedono animali sofferenti dovere trainare peso per trafficate città. Una situazione che ha provocato una nuova ondata di mobilitazioni per chiedere che anche nel nostro paese le carrozze trainate dai cavalli siano messe al bando e sostituite da carrozze motorizzate. Le eco-carrozza elettrificate sono già realtà in molte città come New York, Berlino, Vienna e Mumbai, ma non in Italia dove si ritiene ancora che il carro trainato da cavalli sia una sorta di pacchetto esperenziale irrinunciabile per i turisti che cercano sempre il “pittoresco” ed il “tradizionale” nella loro vacanza italiana. Proteste e mobilitazioni si susseguono da anni ma non sono mai state ascoltate, così l’associazione Green Impact si è mobilitata purché venga adottata un’ordinanza volta a sospendere il servizio, per cominciare – in attesa di una norma – almeno fino al 30 settembre. L’azione repentina degli attivisti voleva essere una prima soluzione per evitare agli animali una doppia fatica, viste le attuali temperature palesemente invivibili specialmente nei centri storici delle grandi città. E per fortuna, questa volta le loro ragioni sono state prese in considerazione.

Proprio il 3 agosto 2022, è stato approvato alla Camera un ordine del giorno, parte del decreto infrastrutture e trasporti che – finalmente – vieta su tutto il territorio nazionale lo sfruttamento di animali per il trasporto. Ma manca ancora l’approvazione definitiva di una norma di legge, della quale si parlerà evidentemente non prima della prossima legislatura.

«Nei piani nazionali e locali della mobilità sostenibile -ha dichiarato Gaia Angelini presidente di Green Impact- non c’è ancora nessuna traccia o intenzione di sostituire le carrozze a cavallo con dei mezzi elettrici. Nonostante le città si ingrandiscano, il traffico aumenti, le normative sul benessere degli animali siano sempre più stringenti e i cittadini e le associazioni lo chiedano regolarmente e a più riprese, tutto quello che si riesce a fare in Italia è risparmiare al cavallo di trainare carrozze e persone in estate in mezzo al traffico cittadino in determinate ore centrali quando ormai le temperature superano i 35 gradi». Lo sforzo fisico e costringere animali sensibili come i cavalli in città con tante persone, rumori, traffico, rappresenta una vera violenza che secondo chi si batte per la fine delle carrozze trainate da animali non è difendibile con nessun appello all’economia del turismo.

Anche perché nel 2022 esistono svariate soluzioni, rispettose per l’ambiente, poco disturbanti e che manterrebbero il centro città pulito. Dopo anni di proteste da parte di associazioni e non solo, oggigiorno si è ben più attenti ai diritti animali, al rispetto di esseri viventi prima considerati al pari di utensili da, letteralmente, usare per i comodi e i bisogni umani. E infatti diverse città in giro per il mondo hanno già preso misure simili, ma in Italia è ancora un taboo, come dimostrato dal caso di Roma dove la delibera con la quale l’ex sindaca Raggi impose semplicemente il riposo dei cavalli nelle ore più calde della giornata venne attaccata dalle opposizioni di centro-destra in consiglio comunale e da diverse associazioni imprenditoriali.

Eco-carrozze contro carrozze a cavallo [fonte: Associazione Green Impact]
Per ora in Italia l’unica città ad avere agito per il rispetto dei cavalli è Caserta. Nel 2020, dopo la morte di un cavallo collassato mentre trainava una carrozza per la fatica e per il caldo, era stata presa le decisione di adottare golfcar. Insomma non solo eco-carrozze, che come suggerisce il nome ricordano i classici calessi sostituiti dalla forza di un motore elettrico piuttosto che da quella di un animale sofferente, ma molte sono le alternative da prendere in considerazione.

Le azioni che seguono al nuovo provvedimento prenderanno invece del tempo, perché sarà necessario riadattare i piani di mobilità per sostituire i calessi con mezzi elettrici di vario tipo e con eco-carrozze, appunto. Sarà poi necessario convertire le licenze, per quanto riguarda la sfera prettamente lavorativa. Ciò significa far sì che licenze per la conduzione delle botticelle diventino licenze per le guide di carrozze elettriche o taxi. Si prevedono anche severe multe e seri provvedimenti nel caso in cui non venga rispettato il nuovo divieto; infine, gli animali maltrattati saranno affidati a strutture che possano garantire loro una vita migliore.

[di Francesca Naima]

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