I videogame sono stati considerati per anni “a prova di recessione”. Un tempo stigmatizzati al pari di merce degna di vergogna, ora vengono ampiamente accettati dal mondo contemporaneo, in più sono relativamente economici ed estremamente disponibili. Che si tratti di comprare giochi sulla Rete, ottenerne copie fisiche, recuperare dalla soffitta delle vecchie console polverose o dedicarsi alla pirateria informatica, lo sfogo videoludico si estende capillarmente fino a toccare ogni anfratto della società, un dato che in passato ha garantito al settore una notevole resilienza economico-finanziari...
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Interessante analisi che, oltre a considerazioni di natura economica, fa presagire anche sviluppi sociali e culturali.