venerdì 13 Dicembre 2024

L’invenzione mediatica del “fronte pro Putin”

Secondo alcuni quotidiani, in particolare la Repubblica e Open, in Italia esisterebbe un “fronte pro Putin”. “Da Fusaro a Mattei”, scrivono. Oppure “da Fusaro a Dessì”. Un gruppo di intellettuali, politici, attivisti e quant’altro che, stando ai giornalisti, difenderebbe “lo Zar” per la guerra in Ucraina. 
In realtà non esiste nessun “fronte pro Putin italiano”, per due ragioni. La prima è che le persone citate nei vari articoli non costituiscono un gruppo omogeneo a livello di pensiero, né politicamente attivo, tanto da giustificare l’uso della parola “fronte”. L’unica cosa che hanno in comun...

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15 Commenti

  1. Ci risiamo…da no vax a pro Putin in un attimo e senza respiro. Poveri noi…ci manca ripristinino fisicamente la gogna…

    • oltretutto c’è un servizio del Tg1 del 19 ottobre 2021 in cui parlando di un’inchiesta a Napoli su ambienti collusi coi neonazisti ucraini, gli si dà apertamente dei novax. quindi sono novax o proputin? a seconda della convenienza

  2. Qualche giorno fa non si poteva essere NO VAX, come se fosse un’onta (i danni da vaccini sono da anni sotto gli occhi di chiunque voglia informarsi correttamente e gli scienziati veri, quelli che lavorano nei laboratori e non vanno in televisione a raccogliere palanche, discutono da tempo sugli effetti disastrosi degli adiuvanti presenti in essi), ora sta succedendo la stessa identica cosa con i giudizi sul capo di stato russo… Non ci si può sempre schierare e soprattutto dalla parte che del politically correct

  3. Giornali come Repubblica (che ho letto per 20 anni e che ora non uso neanche per accendere il fuoco), sono diventati semplici portavoce del potere dominante, costruttori di prove false, infangatori di gente onesta. Ma amano essere chiamati “i professionisti dell’informazione”.

  4. Sono vergognosi. La manipolazione dell’informazione ufficiale continua imperterrita con la diffusione di bugie per indirizzare l’opinione pubblica secondo ben precisi disegni. Per fortuna esiste l’informazione libera che ancora riesce a mostrare la verità dei fatti, anche se è sempre più relegata ad una nicchia che la verità se la va a cercare. Grazie del vostro lavoro

  5. articolo ottimo, come sempre: siete veramente una delle poche luci in questo buio desolante dell’informazione italiana. O meglio, siete parte della vera informazione. Testate come Open non saprei nemmeno come definirle. Se posso aggiungere una cosa, concordo con chi suggerisce di evitare, se possibile, gli anglicismi (e lo dico da insegnante di inglese)… Comunque complimenti e continuate così: personalmente sto cercando di pubblicizzare questa testata presso tutte le persone che conosco.

  6. Quindi, riassumendo, tutti noi siamo contrari alle guerre, non solo questa. È doveroso provare qualsiasi strategia, umana, politica, strategica per evitarle. Ma chiedo, quando entra in campo la legittima difesa? Cioè, quando è politicamente corretto difendersi? Specificatamente, mi sapete dire a quanti numeri di schiaffi ricevuti, posso reagire? Magari c’è una legge che lo dice e io non la conosco!

    • La legittima difesa è sempre sacrosanta, ma quando ti accorgi che il tuo eroismo è solo ostentazione e stillicidio del tuo popolo, devi arrenderti per tua convenienza!

  7. ..da anni questo pseudo mainstream ci sta raccontando balle, e pur scoperti invece che scusarsi raddoppiano, comunque i numeri degli adepti si riduce costantemente, bene, continuate così.

  8. Chi non risulta allineato con il pensiero unico,automaticamente viene etichettato come una “brutta persona”…poveri noi…la luce in fondo al tunnel della libertà di pensiero risulta sempre più distante…

  9. Buongiorno, riflessione ricca di spunti interessanti e riflessioni argute.
    Chiedo solo, se possibile, di eliminare termini come: “…a mezzo fra il bias confermativo e il cherry picking…”.
    Rendono più ostica una lettura altrimenti gradevole e non mi paiono necessari.
    Grazie per l’analisi.
    Elena

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