venerdì 26 Aprile 2024

Ecuador: al via una nuova riserva marina per salvare le specie in estinzione

Il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso ha annunciato la creazione di una nuova riserva marina al largo delle Isole Galapagos. L’area protetta andrà ad espandere la già esistente Riserva Marina della Galapagos, creata nel 1998 e che ricopre all’incirca 138 mila chilometri quadrati. Si creerà così un nuovo corridoio sicuro per alcune specie marine in via d’estinzione e per la biodiversità ittica, fondamentale anche per il sostentamento delle popolazioni locali.

«Riconoscendo che il successo futuro sia dell’umanità che della natura richiede un equilibrio sostenibile tra le due, l’Ecuador è orgoglioso di annunciare la creazione della Riserva Marina Hermandad nei prossimi giorni» annuncia il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso. L’intenzione di costituire una nuova area protetta era stata preannunciata da Lasso già durante la Cop26 tenutasi a Glasgow lo scorso novembre, quando anche i presidenti di Panama, Colombia e Costa Rica si erano detti intenzionati a collaborare al progetto.

È stata così creata la Reserva Marina Hermandad, di 60 mila chilometri quadrati, la quale permette il costituirsi di un corridoio sottomarino tra l’isola Cocos, appartenente alla Costa Rica, e le isole Galapagos, che permetterà il transito sicuro di numerose specie. Solamente in metà di quest’area sarà concessa la “pesca responsabile”, mentre l’altra metà sarà destinata a tutelare le rotte migratorie e le zone di alimentazione delle specie marine minacciate e sarà preclusa a qualsiasi tipo di attività estrattiva. In quest’area si realizzeranno anche indagini scientifiche, volte a migliorare le conoscenze riguardo la biosfera.

La Riserva, spiega il presidente Lasso, tutela l’area di transito e riproduzione di una incredibile varietà di specie marine, molte delle quali endemiche ed esistenti solo in questa parte del mondo. A minacciare la biodiversità oceanica vi sono tuttavia fattori quali l’inquinamento delle acque, i cambiamenti climatici e la pesca indiscriminata e illegale, che ha portato al rischio di estinzione specie come lo squalo balena. Il monitoraggio di alcuni di questi esemplari, spiega Lasso, ha portato ad osservare come questi sparissero improvvisamente quando venivano a trovarsi nelle vicinanze di navi da pesca straniere in transito all’esterno del perimetro dell’area protetta.

Lo squalo balena

La salvaguardia della fauna permette inoltre di garantire il benessere delle popolazioni locali, che vivono soprattutto di pesca e turismo. La tutela di queste aree marine ha infatti permesso una crescita esponenziale della popolazione ittica e, di conseguenza, lo sviluppo del settore commerciale, del turismo, della pesca e della ricerca.

«Attraverso la creazione di questa riserva marina, invito le altre nazioni ad unirsi a questo sforzo collettivo e preservare con successo gli insostituibili tesori biologici dell’oceano» conclude Lasso.

[di Valeria Casolaro]

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