lunedì 14 Ottobre 2024

In Europa alcuni tribunali stanno revocando i lockdown imposti dai governi

Delle brecce si stanno facendo strada nel panorama delle restrizioni anti-Covid che riguarda tutta Europa, con casi di organi giudiziari e parlamentari che sconfessano le politiche di chiusura imposte dai governi, sottolineandone deficit di legittimità costituzionale.

In Finlandia, al governo è stato vietato di imporre il lockdown a causa della sua illegittimità costituzionale. Nello specifico, una commissione parlamentare per la legge costituzionale ha affermato che la proposta governativa di mettere in quarantena gli abitanti delle 5 città più a rischio non fosse conforme alla costituzione. La commissione ha inoltre sottolineato che tali restrizioni fossero troppo generiche e che esse dovrebbero essere imposte solo nei confronti di eventi specifici, che determinano un reale rischio di diffusione dei contagi.

In Belgio, la settimana scorsa il tribunale di primo grado di Bruxelles ha emesso un’ordinanza in cui è viene chiesto al governo di elaborare una nuova legge su cui basare le restrizioni, in quanto le attuali leggi su cui si fondano le misure anti-Covid non sono state ritenute sufficienti a sostenerne la legittimità. Il governo dovrà fornire tale base giuridica entro 30 giorni e, se non si atterrà a quanto stabilito, le attuali restrizioni dovranno essere annullate. Inoltre, se questa nuova base legale non sarà realizzata, il governo dovrà pagare una multa di 5.000 euro al giorno fino ad un totale massimo di 200.000 euro. L’ordinanza del tribunale è arrivata in seguito ad un ricorso effettuato da parte della “Lega belga dei diritti umani”, accettato dai giudici.

Infine, anche in Spagna aumentano i conflitti politici nei confronti delle misure imposte dal governo. L’obbligo imposto ai cittadini di indossare la mascherina all’aperto da parte del governo centrale è sotto l’attacco di diverse autorità regionali che stanno approvando regolamenti di carattere opposto, ritenendo che – sulla base della costituzione largamente federale della Spagna – la legge nazionale non possa sovrastare quella regionale. Ad esempio, il governo delle Isole Baleari, ha dichiarato che non vi sarà l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione nelle piscine e nelle spiagge locali. Un modo per cercare, quantomeno, di permettere l’inizio della stagione turistica, che in terra iberica come ovunque sta attraversando una crisi senza fine. E non si tratta di certo dell’unico risvolto negativo dei lockdown: oltre ai danni economici, anche danni sociali e psicologici sono problemi con cui ogni nazione dovrà fare i conti prossimamente.

[di Raffaele De Luca]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

2 Commenti

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria