venerdì 13 Dicembre 2024

In Francia i lavoratori dello spettacolo hanno iniziato ad occupare i teatri nazionali

Dopo un anno di chiusura i lavoratori dello spettacolo francese hanno deciso di passare all’azione, con la determinazione che spesso contraddistingue le proteste d’Oltralpe: negli ultimi giorni sono iniziate le occupazioni di decine di teatri. La prima azione è stata giovedì, quando sono stati organizzati cortei di protesta da parte dei lavoratori del settore che hanno coinvolto migliaia di persone in tutte le principali città francesi. A Parigi il corteo è terminato con l’occupazione del principale teatro della capitale, l’Odeon, in una cinquantina ci si sono accampati dentro, giurando di rimanerci «tutto il tempo necessario». Nei gironi successi le occupazioni si sono allargate coinvolgendo altri luoghi mitici della cultura francese, come il Theatre National de la Colline di Parigi e il Teatro Nazionale di Strasburgo, e decine di piccole sale in tutto il paese. Il sindacato CGT appoggia la forma di protesta.

Oltre alla riapertura degli istituti culturali, i manifestanti chiedono l’estensione dell’esenzione fiscale per i lavoratori autonomi e stagionali. Immediata la risposta del ministro della Cultura, Roselyne Bachelot, che si è presentata all’Odeon per aprire un negoziato diretto con gli occupanti. In Francia già esiste una legge molto avanzata per i diritti dei lavoratori dell’arte, che garantisce ai precari del settore di ottenere il sussidio di disoccupazione avendo lavorato almeno 507 ore nell’anno precedente. I manifestanti pretendono che il sussidio sia potenziato per tutti.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria