venerdì 26 Luglio 2024

Ecomafia, gli illeciti ambientali sono aumentati del 23%

Aumentano ancora i reati ambientali. Con un incremento del 23.1% rispetto al 2018, quelli commessi nel 2019 sono stati oltre 34.000. È quanto emerge dal Rapporto Ecomafia 2020, realizzato da Legambiente analizzando i dati derivanti dall’intensa attività svolta da forze dell’ordine, Capitanerie di porto e magistratura. Con un +74,6% rispetto al 2018, preoccupano gli illeciti nel ciclo del cemento (11.484) che superano quelli notificati nel ciclo dei rifiuti (9.527). Salgono anche i reati contro la fauna (8.088) e quelli connessi agli incendi boschivi con 3.916 illeciti. Si evidenzia poi, che sono quasi 2,4 milioni le tonnellate di rifiuti finite sotto sequestro e che, con 20 mila nuove costruzioni registrate, l’abusivismo edilizio non ha subito battute d’arresto.

Come ogni anno – sottolinea inoltre il rapporto – quasi la metà di tutti gli ecoreati commessi annualmente si concentra nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. Con 5.549 illeciti ambientali, la Campania è in testa, seguita da Puglia, Sicilia e Calabria. Il business potenziale complessivo dell’ecomafia, che dal 1995 a oggi ha toccato quota 419,2 miliardi di euro, è stato stimato in 19,9 miliardi di euro per il solo 2019. Nessun settore è stato risparmiato e salgono a 371 i clan mafiosi coinvolti. Allo stesso tempo, si conferma però la validità della legge sugli ecoreati (68/2015). Rispetto al 2018 aumentano denunce e diffide e gli arresti hanno toccato quota 9.112.

 

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI