giovedì 28 Marzo 2024

La Turchia mette il bavaglio ai social media

Oggi a Istanbul è entrata in vigore una nuova legge, che darà modo al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan di avere un controllo statale su tutti i maggiori social network. Questa legge impone a Facebook, Instagram, Twitter e YouTube che d’ora in avanti dovranno avere un referente locale, legalmente responsabile dei contenuti e della loro eventuale rimozione su richiesta dell’autorità giudiziaria.

La norma prevede che i dati dei loro utenti siano catalogati in server locali, provocando timori di violazioni della privacy. Se i giganti del web non si adegueranno rischieranno multe salate o addirittura l’oscuramento dei propri social. La legge era stata approvata dal Parlamento di Ankara nello scorso luglio, tra le proteste degli attivisti per la libertà d’espressione. Il governo Erdogan non era nuovo ad azioni simili. Nel 2019 aveva oscurato 40mila tweet, 6.200 post su Facebook, 408 mila siti web e 10 mila video su YouTube.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI