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La Turchia mette il bavaglio ai social media

Oggi a Istanbul è entrata in vigore una nuova legge, che darà modo al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan di avere un controllo statale su tutti i maggiori social network. Questa legge impone a Facebook, Instagram, Twitter e YouTube che d’ora in avanti dovranno avere un referente locale, legalmente responsabile dei contenuti e della loro eventuale rimozione su richiesta dell’autorità giudiziaria.

La norma prevede che i dati dei loro utenti siano catalogati in server locali, provocando timori di violazioni della privacy. Se i giganti del web non si adegueranno rischieranno multe salate o addirittura l’oscuramento dei propri social. La legge era stata approvata dal Parlamento di Ankara nello scorso luglio, tra le proteste degli attivisti per la libertà d’espressione. Il governo Erdogan non era nuovo ad azioni simili. Nel 2019 aveva oscurato 40mila tweet, 6.200 post su Facebook, 408 mila siti web e 10 mila video su YouTube.