Il governatore della Toscana, Eugenio Giani ha promulgato la legge sul suicidio assistito, rendendo così la regione la prima ad adottare una misura per regolamentare l’accesso alla pratica. La legge era stata approvata lo scorso 12 febbraio, ma era stata momentaneamente bloccata da un ricorso presentato dalla minoranza al collegio di garanzia statuaria. Ieri il ricorso è stato respinto, e ha permesso al governatore di promulgare la legge. La legge toscana sul suicidio assistito si fonda sulla sentenza della Corte Costituzionale del 2019 e garantisce l’eventuale accesso alla pratica in meno di due mesi.
Tregua in Ucraina: Putin detta le sue condizioni
In seguito all’accordo raggiunto dagli Stati Uniti con l’Ucraina per un cessate il fuoco di 30 giorni nella guerra contro la Russia, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato ieri alla stampa di essere d’accordo in linea generale con la proposta. Tuttavia, ha aggiunto che è necessario definire meglio una serie di presupposti cruciali affinché sia possibile sospendere i combattimenti, dettando così le sue condizioni. Alcune di queste corrispondono alle richieste che Mosca ha messo sul tavolo sin da prima dello scoppio del conflitto nel 2022. Il capo del Cremlino ha affermato che qualunque accordo dovrà affrontare quelle che sono le cause profonde del conflitto e dovrà garantire che l’Ucraina non usi il cessate il fuoco per riorganizzarsi: «Siamo d’accordo con le proposte di cessare le ostilità. L’idea in sé è corretta e certamente la sosteniamo», ha asserito, aggiungendo però che questa tregua «dovrebbe essere tale da condurre a una pace duratura ed eliminare le cause originarie di questa crisi». Inoltre, ha chiesto come verrà organizzato il controllo del cessate il fuoco e che garanzie ci saranno sul fatto che Kiev non si riorganizzi per proseguire il conflitto, definendo queste «tutte domande serie». In altre parole, i presupposti per raggiungere il cessate il fuoco sono ancora lontani e potrebbero richiedere più tempo di quanto Washington vorrebbe.
Le richieste di Mosca e Kiev, infatti, sono ancora distanti tra loro: Putin ha posto come condizioni fondamentali per la tregua la non adesione dell’Ucraina alla NATO, il mantenimento delle regioni ucraine (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kerson) che hanno aderito alla Federazione russa il 30 settembre del 2022 e il ridimensionamento dell’esercito ucraino. Inoltre, il capo del Cremlino ritiene necessario che in Ucraina si tengano le elezioni. Tutte cose su cui Kiev ha dichiarato di essere contraria: secondo il media russo, Ria Novosti, infatti, durante i negoziati con i rappresentanti degli Stati Uniti in Arabia Saudita, l’Ucraina avrebbe respinto categoricamente la richiesta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di non aderire alla NATO e avrebbe altresì dichiarato di essere contraria alle restrizioni sulle dimensioni dell’esercito. Nel testo della dichiarazione congiunta concordata da Stati Uniti e Ucraina dopo i colloqui in Gedda non ci sono riferimenti a condizioni particolari di cessate il fuoco, se non un generico impegno a «nominare le squadre di negoziazione e di iniziare immediatamente i negoziati per una pace duratura che garantisca la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina». Putin ha, dunque, asserito che i termini per il cessate il fuoco necessitano di chiarimenti e ha ringraziato il presidente statunitense, con la cui amministrazione ultimamente c’è stato un riavvicinamento. Da parte sua, Donald Trump ha comunque definito le dichiarazioni di Putin «molto promettenti», dicendosi disponibile a parlare telefonicamente con il presidente russo. Ha però anche aggiunto che se la Russia non accetterà la proposta degli Stati Uniti «sarà una grande delusione per il mondo».
Il capo del Cremlino ha anche posto l’accento sulla situazione sul campo, in particolare nella regione russa di Kursk, occupata dagli ucraini: secondo lo “zar”, in quella zona la situazione sta rapidamente cambiando a favore della Russia. «Ieri, durante un rapporto, il comandante del gruppo di battaglia Nord e il suo vice mi hanno informato: Domani, Sudzha sarà nelle nostre mani. Ed è esattamente ciò che è accaduto», ha detto, aggiungendo che «il controllo delle truppe ucraine all’interno di questa zona di incursione è stato perso». Ha quindi domandato cosa implicherebbe una tregua di 30 giorni nella regione di Kursk: «Se cessiamo le ostilità per 30 giorni, cosa implica? Tutti quelli che sono all’interno se ne andranno semplicemente senza opporre resistenza? Dobbiamo permettere loro di uscire dopo che hanno commesso numerosi crimini contro i civili? O la leadership ucraina emetterà un ordine di deporre le armi? Come si svolgerà? È una questione non chiara», ha asserito. Ha poi sollevato la questione del controllo del cessate il fuoco: «Chi determinerà dove e chi ha violato un potenziale accordo di cessate il fuoco lungo una linea di 2.000 chilometri? Chi attribuirà la colpa per eventuali violazioni? Sono tutte domande che richiedono un esame approfondito da entrambe le parti». Inoltre, ha anticipato che la Russia ha iniziato a negoziare il ritorno di alcune aziende occidentali «in modalità a porte chiuse».
Sono ancora molte, dunque, le questioni che Russia, Ucraina e Stati Uniti devono affrontare per concordare un cessate il fuoco e per arrivare a una pace duratura e non è scontato che ciò possa avvenire in tempi brevi. In ultima analisi, però, la Russia determinerà i prossimi passi per risolvere il conflitto in Ucraina «in base all’evoluzione della situazione sul campo».
[di Giorgia Audiello]
Maltempo, anche in Toscana scatta l’allerta rossa
Dopo l’Emilia-Romagna, anche la Toscana vede salire di livello l’allerta meteo in corso, che da mezzogiorno è diventata “rossa” per le province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa. La decisione è stata presa dalla Sala operativa unificata della Protezione civile regionale, in seguito alla riunione dell’unità di crisi. «La popolazione è invitata alla massima prudenza e a limitare i propri spostamenti fin da subito», si legge in una nota, dove si spiega che «il sorvegliato speciale di queste ore è il fiume Arno». Nelle ultime ore si sono registrati allagamenti in zona Campo di Marte, con interventi della Protezione civile alle Cascine del Riccio.
Russia, respinto attacco ucraino con droni nel sud del Paese
Nella notte, l’esercito ucraino ha attaccato il sud della Russia con quattro droni diretti verso Mosca, che sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea. Come riportato dai media russi, vari testimoni hanno raccontato di avere «sentito delle esplosioni e di avere visto del fumo» nella regione della capitale. L’attacco ha causato un incendio in un’area di circa mille metri quadrati in un deposito di prodotti petroliferi a Tuapse, sulla costa del Mar Nero. Secondo i rapporti preliminari, non ci sono state vittime. I servizi di risposta alle emergenze stanno lavorando sul posto per domare le fiamme.
Cessate il fuoco in Ucraina: Putin apre, ma chiede ulteriori discussioni
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è favorevole alle proposte degli USA per un cessate il fuoco in Ucraina, evidenziando però che qualsiasi accordo dovrà affrontare le cause profonde del conflitto e che molti dettagli rimangono ancora da definire. «L’idea in sé è giusta e noi sicuramente la sosteniamo – ha dichiarato Putin -. Tuttavia, ci sono questioni che dobbiamo ancora discutere, e credo che sia necessario parlarne anche con i nostri colleghi americani». Di rimando, Trump ha parlato di «una dichiarazione molto promettente» da parte di Putin, che però «non è completa». «Speriamo faccia la cosa giusta», ha aggiunto il tycoon.
Emilia-Romagna, a mezzanotte scatta l’allerta rossa per il maltempo
Dalla mezzanotte, in Emilia-Romagna scatterà l’allerta rossa per 24 ore. Lo hanno stabilito ARPA e Protezione civile a causa del peggioramento delle previsioni meteo: si aspettano piogge intense sul territorio con conseguenti piene dei fiumi. Nello specifico, l’allerta rossa per le piene dei fiumi è prevista nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna, mentre per frane e piene dei corsi minori è prevista nelle province di Bologna, Ravenna e Ferrara. Un’allerta arancione è invece stata emessa per temporali e vento. Le scuole rimarranno chiuse a Bologna e in diversi altri Comuni della Regione.