mercoledì 22 Ottobre 2025

Cosa contengono i risotti in busta e perché sono un cibo da evitare

I risotti in busta sono dei prodotti precotti e quasi pronti al consumo, presenti in tutti i supermercati e prodotti da tante aziende, comprese quelle a marchio del supermercato. Rispondono alle logiche della vita moderna dove “non si ha tempo” di cucinare e preparare i pasti in casa a partire da ingredienti di base freschi e genuini, quindi sono prodotti pratici per consumatori che vanno sempre di fretta. Ma va detto che sono considerati prodotti industriali appartenenti alla categoria dei cibi ultra-processati e gli studiosi di salute pubblica e prevenzione ci dicono che questo genere di alimenti pronti potrebbero non essere salutari a causa della presenza di svariati additivi e sostanze che possono alterare la flora batterica intestinale, causare problemi come iperglicemia, insulino-resistenza e aumento di peso.

Perché vengono considerati poco salutari?

I risotti in busta sono preparazioni a base di riso che vengono confezionate in buste, pronte per essere cucinate in pochi minuti. Solitamente contengono riso e altri ingredienti disidratati e, in alcuni casi, anche altri ingredienti come verdure, carne o pesce. Analogamente ad altri prodotti industriali, contengono additivi e conservanti che possono avere effetti negativi sulla salute. Tra questi: 

  • alterazione della flora batterica intestinale: gli additivi possono alterare l’equilibrio dei batteri buoni nell’intestino, favorendo lo sviluppo di batteri meno benefici;
  • iperglicemia e insulino-resistenza: alcuni additivi possono influenzare la risposta del corpo all’insulina, aumentando il rischio di iperglicemia e insulino-resistenza;
  • aumento di peso: alcuni ingredienti presenti nei risotti in busta, come grassi di bassa qualità e zuccheri aggiunti, possono contribuire all’aumento di peso.

Insidie per i celiaci o persone intolleranti al glutine

Alcune buste di risotti fra i più commerciali presenti al supermercato contengono persino della farina di frumento al loro interno, e dunque del glutine. Si tratta di un vero paradosso, dal momento che il riso è un cereale di per sé naturalmente privo di glutine (la proteina del grano). Un consumatore poco attento potrebbe acquistare queste buste sentendosi tranquillo e pensando di mangiare in fondo solo del riso. In realtà i prodotti più industriali e scadenti contengono sia frumento (quindi il glutine) che molti altri additivi e sostanze poco raccomandabili come: maltodestrine (zuccheri), amidi, zucchero, estratto di lievito (insaporitore), lattosio, estratto di soia, olio di semi di girasole, proteine del latte, sciroppo di glucosio, conservanti come i nitriti. Tutto ciò comporta che questi prodotti siano da considerare in tutto e per tutto parte dei cibi ultra-processati, che – come spiegato su L’Indipendente in un approfondimento – sono da considerare sempre insalubri e da consumare meno possibile.

Cosa fare per scegliere risotti più sani?

Per scegliere risotti più sani si consiglia di:

  • leggere attentamente le etichette: controllare la lista degli ingredienti e scegliere prodotti con pochi additivi e conservanti. Oggi alcune aziende producono risotti in busta che sono di buona qualità, contenenti solo riso, olio extravergine di oliva e sale;
  • Preparare il risotto in casa: cucinare il risotto da zero permette di controllare tutti gli ingredienti e scegliere riso di alta qualità.
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Gianpaolo Usai

Educatore Alimentare, ha conseguito nel 2014 il Diploma di Nutrizione presso il College of Naturopathic Medicine (UK). Fondatore di ciboserio.it, il portale sulla spesa sana e l’educazione alimentare. Si occupa dello sviluppo di progetti di educazione alimentare in tutta Italia.

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