giovedì 12 Dicembre 2024

L’ESA rivela le prime straordinarie immagini del telescopio Euclid

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha rilasciato le prime immagini del telescopio Euclid, lanciato a luglio a bordo di un razzo SpaceX da Cape Canaveral (Stati Uniti) con un compito ben preciso: esplorare per sei anni un’area dello spazio distante 1,5 milioni di chilometri e svelarne i segreti, consentendo agli scienziati di creare la più grande mappa 3D mai realizzata. Dopo un mese di viaggio, ha finalmente raggiunto la sua destinazione e inviato le prime foto, che aiuteranno gli scienziati ad indagare su come la materia e l’energia oscura abbiano influenzato il modo in cui il nostro universo appare oggi. Carole Mundell, direttore scientifico dell’ESA e professoressa di Astronomia Extragalattica all’Università di Bath, ha dichiarato: «La materia oscura unisce le galassie e le fa ruotare più rapidamente di quanto la sola materia visibile possa fare, l’energia oscura è alla base dell’espansione accelerata dell’universo: Euclid permetterà per la prima volta ai cosmologi di studiare insieme questi misteri oscuri in competizione tra loro. Farà fare un balzo in avanti alla nostra comprensione del cosmo nel suo complesso e queste immagini dimostrano che la missione è pronta a rispondere a uno dei più grandi misteri della fisica moderna». Rene Laureijs, lo scienziato a capo della missione ha aggiunto: «Non abbiamo mai visto immagini astronomiche come queste, con così tanti dettagli: sono ancora più belle e nitide di quanto potessimo sperare e ci mostrano molte caratteristiche inedite in aree ben note dell’universo vicino».

Ecco le nuove immagini catturate da Euclid, disponibili sul sito dell’ESA:

Più di 100.000 galassie nell’ammasso del Perseo, rilevate dall’imaging a infrarossi di Euclid
La luce proveniente da galassie lontane, mai viste prima, che ha impiegato oltre 10 miliardi di anni per raggiungere la Terra
La galassia a spirale IC 342, conosciuta come la “Galassia Nascosta”, che è simile alla Via Lattea
Vista panoramica e dettagliata della Nebulosa Testa di Cavallo, conosciuta anche come Barnard 33 e parte della costellazione di Orione
La prima galassia nana irregolare osservata da Euclid, NGC 6822. Si trova nelle vicinanze, a soli 1,6 milioni di anni luce dalla Terra
Un’altra immagine di NGC 6822
L’ammasso globulare NGC 6397, il secondo ammasso globulare più vicino a noi. Insieme ad altri ammassi globulari orbita nel disco della Via Lattea, dove si trova la maggior parte delle stelle

[di Roberto Demaio]

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1 commento

  1. Materia oscura… uhm… Il modello Lambda CDM mi lascia perplesso. La materia oscura sembra più una toppa ai limiti della Relatività Generale su grande scala che qualcosa di reale. Personalmente sono un supporter della teoria MOG (Modified Gravity), da non confondere con la MOND (Modified Newtonian Dynamics). Almeno la MOG ci prova a ipotizzare una soluzione al problema. Poi se un giorno dimostreranno l’esistenza della materia oscura sarò prontissimo a ritornare sui miei passi. La mia personale sensazione è che la materia oscura farà la fine dell’etere…

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