venerdì 3 Maggio 2024

Gli aiuti militari americani ad Israele decollano da Sigonella

In questi giorni, le armi statunitensi destinate ad Israele stanno decollando dal territorio italiano. A partire da venerdì scorso, infatti, dalla base militare americana di Sigonella (Sicilia) è partito per ben tre volte un velivolo militare da trasporto americano alla volta di Nevatim, nel deserto del Negev, dove sorge un’importante militare israeliana. Si tratta  di un grande cargo, nello specifico di un C-17 Globemaster III in forza alla Air Mobility Command dell’aviazione americana. Giovedì 12 ottobre, il giorno precedente a quello del primo viaggio da Sigonella a Nevatim, l’aereo era volato da Tucson (Arizona) a Ramstein, in Germania, la più grande base americana presente nel continente europeo. L’aereo era ripassato dalla base di Ramstein anche prima di effettuare il secondo viaggio Sigonella-Nevatim. Ieri lo schema si è replicato, con il decollo del velivolo alle 7.46 dall’Italia e l’arrivo in Israele alle 10.40 locali. Questi passaggi sono stati ricostruiti dal giornalista Antonio Mazzeo su X (nuovo nome di Twitter) sulla base delle tracce registrate dai portali specializzati nel monitoraggio del traffico aereo.

La base di Nevatim – una delle più imponenti installazioni dell’Aeronautica Militare israeliana – costituisce il quartier generale del 116° Squadrone Lions of the South e del 140° Squadrone Golden Eagle, nonché del 122° Squadrone Nachson per le operazioni di intelligence, sorveglianza e guerra elettronica. Le attività della base extraterritoriale Naval air Station di Sigonella si sono intensificate subito dopo l’offensiva di Hamas contro Israele, continuando anche nei giorni in cui Gaza è stata bombardata dall’esercito israeliano. È stato confermato l’arrivo nelle acque internazionali del Mediterraneo del gruppo d’attacco della portaerei Uss Gerald R. Ford, in cui sono comprese la portaerei della Marina statunitense Uss Gerald R. Ford, l’incrociatore Uss Normandy e i cacciatorpediniere Arleigh-Burke Uss Thomas Hudner, Uss Ramage, Uss Carney, e Uss Roosevelt. Proprio in questo contesto è entrata in gioco la base di Sigonella, che fornisce supporto alle portaerei Usa nel Mediterraneo e alla gestione di aerei e droni spia. A tal proposito si sono sollevate preoccupazioni legittime, in quanto il nostro Paese, situato in una posizione strategica nel Mediterraneo, potrebbe essere esposto a crescenti pericoli se la situazione di instabilità dovesse ulteriormente aggravarsi.

Le basi americane presenti in Italia sono parecchie. Le più celebri sono probabilmente la Camp Darby di Pisa e quella di Aviano in Friuli. A Vicenza, in Veneto, si trovano le basi della Caserma Ederle e Camp Del Din, in cui operano truppe della US Army. Un’altra base si trova nel Lazio, più precisamente a Gaeta, mentre in Campania ci sono la Naval Support Activity Naples, che ha una funzione di comando logistico e si trova presso l’aeroporto Napoli-Capodichino, e, ad Aversa, Carney Park. In Sicilia, oltre alla base di Sigonella, si trova anche la base radio della US Navy a Niscemi.

[di Stefano Baudino]

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