È previsto nel pomeriggio di oggi un nuovo incontro tra il governo e le associazioni dei distributori di benzina per discutere del caro carburante e sul decreto sulla trasparenza dei prezzi varato la scorsa settimana dall’esecutivo. Alcuni punti del decreto vedono la contrarietà dei gestori delle stazioni di servizio, con le sigle Faib, Fegica e Figisc/Anisa che hanno proclamato lo sciopero per il 25 e 26 gennaio. Il presidente nazionale della Figisc, Bruno Bearzi, ha avvertito che se nell’incontro di oggi non si parte dal decreto, lo sciopero sarà confermato. Attraverso il decreto sulla trasparenza, infatti, «all’opinione pubblica viene rimandato che non siamo corretti ed è un messaggio che non ci piace», ha affermato Bearzi. Le tensioni sui prezzi dei carburanti sono aumentate quando, il primo gennaio, è scaduto lo sconto sulle accise introdotto a marzo 2022 dal governo Draghi.