venerdì 19 Aprile 2024

I leader mondiali alla COP27 per salvare il clima, a bordo di ultraimpattanti jet privati

Il 6 novembre è iniziata la COP27, l’appuntamento annuale che riunisce i leader di tutto il mondo per discutere dell’attuazione di misure di contrasto al cambiamento climatico. Per dimostrare il proprio impegno in questo senso, politici e autorità internazionali hanno scelto di raggiungere la sede della Conferenza di Sharm el-Sheikh nel modo più inquinante possibile, ovvero a bordo dei propri jet privati. Seguendo la tendenza dello scorso anno, quando almeno 400 di questi mezzi hanno raggiunto la sede della COP26 in Scozia, decine di jet privati sono atterrati nei pressi della sede della Conferenza durante i primi giorni dell’evento. Nella giornata di sabato, in segno di protesta, attivisti di Greenpeace ed Extintion Rebellion hanno occupato la pista dell’aeroporto di Schiphol, ad Amsterdam, bloccando i jet privati in partenza. Secondo il gruppo di ong Transport and Environment (T&E), un mezzo del genere inquina da 5 a 14 volte in più per passeggero rispetto a un aereo commerciale e fino a 50 volte in più rispetto a un treno.

In occasione della COP27, i leader mondiali hanno deciso di continuare la tradizione dei voli in jet privato per partecipare ad appuntamenti sul cambiamento climatico. Un paradosso che smaschera la retorica e dimostra il grado di lassismo delle autorità nei confronti della sfida del XXI secolo. Su Twitter, il profilo Jet dei ricchi, che monitora spostamenti ed emissioni dei jet privati, ha pubblicato degli aggiornamenti su quelli che sembrano essere i voli delle delegazioni italiane, spagnole e francesi di ritorno da Sharm el-Sheikh. Discorso analogo per il volo d’andata di Giorgia Meloni, a bordo di un Airbus da 120 posti.

Transport and Environment ha utilizzato i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente per calcolare le emissioni di CO2 prodotte in circa un’ora di volo da un Cessna Citation Excel, uno dei modelli di jet privati più diffusi. Secondo le elaborazioni, un mezzo del genere produce circa due tonnellate di CO2 in un’ora. Prendendo in considerazione i dati del Ministero della Transizione ecologica francese, si può affermare che in un anno un cittadino francese – e generalizzando un cittadino europeo – emette per spostarsi circa 2,6 tonnellate di CO2 equivalente, risultato dell’uso di automobili, aerei, navi e altri mezzi di trasporto. Dunque, per un viaggio di cinque ore, un jet privato emette circa 10 dieci tonnellate di CO2, l’equivalente di quelle prodotte da quattro persone in un anno per spostarsi. Di fronte all’impegno per il contrasto al cambiamento climatico tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.

[di Salvatore Toscano]

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