martedì 19 Marzo 2024

Indonesia: gravi scontri dopo una partita di calcio, almeno 174 i morti

In Indonesia, a Malang nella provincia di Giava Orientale, sabato sera si sono verificati gravi disordini che hanno provocato la morte di almeno 174 persone, a conclusione di un evento calcistico presso il Kanjuruhan Stadium: al termine della partita, infatti, migliaia di tifosi dell’Arema FC hanno preso d’assalto il campo di gioco dello stadio, inferociti per la sconfitta 3-2 della loro squadra contro i rivali di sempre del Persebaya Surabaya. Le forze di polizia hanno cercato di contenere i disordini attraverso il lancio di gas lacrimogeni: tuttavia, hanno solo peggiorato la situazione provocando ulteriore caos, scatenando il panico e la fuga disordinata dei presenti. Nella calca sono morte e rimaste ferite centinaia di persone, soffocate o calpestate dalla folla. L’operato della polizia è stato ampiamente criticato e il governo indonesiano, dopo essersi scusato per l’incidente, ha promesso di aprire un’indagine su quanto accaduto.

Ultime notizie

La Francia vuole introdurre una sovrattassa per limitare la moda usa e getta

Disincentivare la produzione e l’acquisto di capi di fast fashion a bassissimo costo non è cosa facile di questi...

Nel governo Meloni ora si propone di militarizzare le Università contro le proteste

Dopo la cacciata del direttore del quotidiano La Repubblica, Maurizio Molinari, da parte degli studenti dell'Università di Napoli, che...

In Nuova Zelanda sono state scoperte un centinaio di specie oceaniche sconosciute

Dopo pochissimi giorni dai ritrovamenti effettuati in Cile, dalla Nuova Zelanda è arrivata una nuova boccata d’ossigeno per la...

Trattori in rivolta: le ragioni della sfida degli agricoltori a Bruxelles (Monthly Report)

In questi mesi le proteste dei trattori hanno nuovamente infiammato l'Europa. E nonostante la politica, tanto europea quanto (in...

Grazie per aver già letto

10 dei nostri articoli questo mese.

Chiudendo questo pop up potrai continuare la lettura.
Sappi però che abbiamo bisogno di te,
per continuare a fare un giornalismo libero e imparziale.

Clicca qui e  scopri i nostri piani di abbonamento e supporta
Un’informazione – finalmente – senza padroni.

ABBONATI / SOSTIENI