Nella residenza dell’ex presidente Donald Trump, «l’FBI cercava documenti riservati sulle armi nucleari». È quanto sostiene il Washington Post che cita fonti esclusive vicine alle indagini. Secondo gli agenti, i documenti riservati sarebbero stati portati via dalla Casa Bianca, rischiando così di cadere nelle mani sbagliate: le fonti, tuttavia, non hanno chiarito se le informazioni siano relative ad armi nucleari in possesso degli Stati Uniti o di altre potenze straniere. Il procuratore generale Merrick Garland ha dichiarato di avere approvato personalmente la perquisizione, parlando di «sostanziale interesse pubblico per la questione». Dal canto suo, Trump ha detto di «non opporsi» alla divulgazione del mandato di perquisizione dell’FBI.