lunedì 2 Dicembre 2024

Gli alberi attorno alla Tour Eiffel sono salvi grazie alla battaglia dei cittadini

Gli alberi attorno alla Tour Eiffel sono salvi grazie ai cittadini. Una battaglia che ha visto moltissimi manifestanti lottare e riuscire a non fare abbattere più di quaranta alberi, uno dei quali di oltre duecento anni. La protesta è nata a causa del piano di riqualificazione da 72 milioni di euro, pensato per trasformare l’area in vista delle Olimpiadi del 2024. Un cambiamento che avrebbe sì aumentato lo spazio verde – e ridotto il traffico – ma sacrificando decine di alberi, anche centenari, come un platano ai piedi della torre facente parte dei centinaia piantati in tutta Francia nel 1800, per volere di Napoleone Bonaparte. Nello specifico, il piano di riqualificazione dell’area creato dall’architetto americano Kathryn Gustafson e noto come progetto OnE, prevedeva la costruzione di più piste ciclabili, percorsi pedonali, un deposito bagagli sotterraneo, diverse strutture turistiche, ma anche il divieto di veicoli diversi dai trasporti pubblici sul Pont d’Iéna, e una serie di parchi per i visitatori.

La petizione contro l’abbattimento degli alberi ha raccolto circa 140mila firme, e questo ha fatto in modo che i funzionari della città francese prima diminuissero il numero di alberi da abbattere da 42 a 22, poi affermassero di considerare il destino degli alberi “caso per caso”. Alla fine, tenendo anche conto della forte partecipazione dei parigini, il municipio è stato costretto ad abbandonare il progetto. Nonostante, infatti, questo prevedesse comunque la piantumazione di 227 alberi, i cittadini non hanno accettato l’idea di distruggere il verde già esistente. Il vicesindaco e responsabile dell’urbanistica di Parigi, Emmanuel Grégoire, ha dichiarato che l’intero piano dovrebbe quindi essere completamente rivisto per salvaguardare gli alberi. Gli architetti hanno inoltre spiegato, che sarebbe impossibile inserire nell’area le installazioni previste nel piano – come una nuova biglietteria, due edifici per i servizi igienici e ulteriori negozi di souvenir e di alimentari -, anche tenendo il metro di distanza dagli alberi presenti intorno alla Torre Eiffel.

[di Eugenia Greco]

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1 commento

  1. Non capisco cosa si aspettassero da un architetto americano. Non hanno cultura in America. Buttano giù e rifanno da zero, non è proprio loro abitudine considerare di conservare, tutelare i patrimoni esistenti. Sono i fondatori dell’usa e getta.

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