Trentadue persone sono morte nel Nord del Cameroon, dall’inizio di un conflitto tra allevatori e pescatori. È stata l’Agenzia per i rifugiati dell’Onu (UNHCR), nella giornata di ieri, a diffondere la notizia degli scontri, definendoli come il peggior caso di violenza etnica degli ultimi anni. Dal 10 agosto hanno infatti avuto inizio dei combattimenti tra gli allevatori di etnia araba choa e i pescatori e gli agricoltori mousgoum, in quanto il bestiame dei primi cadeva nelle buche scavate – per catturare i pesci nelle pozze delle acque alluvionali – dai secondi. A seguito degli scontri, si contano 7.300 sfollati, mentre sono 11.000 le persone che hanno scelto di fuggire verso il Chad.
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