Sono 250 i manifestanti rimasti uccisi per mano di esercito e polizia dall’inizio delle proteste popolari contro il golpe che il 2 febbraio scorso ha portato i militari al potere in Birmania. È quanto denuncia l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici. Ieri si sono verificati altri due casi: un manifestante è stata ucciso dalle forze di polizia a Monywa, un altro è caduto dal quinto piano di un palazzo a Yangon mentre tentava di fuggire durante un’irruzione dai militari.