mercoledì 24 Aprile 2024

Turchia, ondate di arresti contro gli studenti in protesta

Istanbul. 36 studenti universitari sono stati arrestati perché contrari alla nomina del professore Melih Bulu – fiduciario del presidente turco Erdogan – a Rettore dell’Università del Bosforo di Istanbul. Le manifestazioni sono iniziate lunedì e stanno coinvolgendo migliaia di studenti i quali sostengono che tale designazione, porterà ad una limitazione delle libertà accademiche e della democrazia. Bulu infatti è un esponente di spicco del Partito della Giustizia e dello Sviluppo fondato dal presidente, un partito politico conservatore basato sull’islamismo e la democrazia conservatrice.

Il presidente Erdogan, si è attribuito il diritto di nominare i Rettori universitari nel 2016 e già l’estate di quell’anno, aveva firmato un decreto per la chiusura di più di mille scuole e 15 università considerate sovversive, subito dopo il fallito colpo di stato del religioso Fethullah Gülen. Inoltre, pochi giorni fa il parlamento turco ha approvato una legge che rafforza ulteriormente il potere che il governo ha su fondazioni, organizzazioni internazionali, ONG e organizzazioni della società civile. Questa permette al Ministero dell’Interno turco non solo di sostituire i membri delle organizzazioni indagati per terrorismo, ma anche di rivolgersi ai tribunali per sospendere le loro attività. Una legge che ha causato tante polemiche e l’accusa a Erdogan di voler limitare la libertà delle organizzazioni. Alcune di queste, come Amnesty International e Human Rights Association, sostengono che in Turchia le accuse di terrorismo, vengano usate arbitrariamente dalle autorità per ragioni politiche. 

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