martedì 10 Dicembre 2024

Dal Giappone satelliti in legno per eliminare la spazzatura spaziale

Satelliti in legno entro il 2023. Questo l’obiettivo di un’azienda giapponese, la Sumitomo Forestry. In collaborazione con l’Università di Kyoto, l’azienda ha annunciato di aver avviato una sperimentazione sulla crescita degli alberi nonché sull’uso di materiali in legno nello spazio. Lo scopo, sarà quello di minimizzare un problema emergente e sempre più consistente: quello dei “rifiuti spaziali“. “Siamo molto preoccupati – ha dichiarato alla BBC Takao Doi, professore all’Università di Kyoto ed astronauta giapponese – tutti i satelliti che rientrano nell’atmosfera terrestre bruciano e creano minuscole particelle di allumina che galleggeranno nell’atmosfera superiore per molti anni”. I satelliti in legno, invece, brucerebbero senza rilasciare sostanze nocive nell’atmosfera ed eviterebbero, inoltre, di far piovere detriti sulla Terra.

Secondo il World Economic Forum (WEF), sono quasi 6.000 i satelliti che orbitano attorno al nostro pianeta. Si stima che circa il 60% di questi siano inattivi e quindi da considerarsi “spazzatura spaziale“. Oltre all’impatto ambientale, questi rifiuti rappresentano un pericolo concreto. Viaggiando ad una velocità di oltre 35mila chilometri orari, possono causare danni considerevoli se impattati, come accadde nel 2006 nel caso della Stazione Spaziale Internazionale. Comunicazione, televisione, navigazione, previsioni meteorologiche, sono solo alcuni dei settori che richiedono un numero sempre più elevato di satelliti in orbita. La società Euroconsult ha stimato che questo decennio verranno inviati nello spazio 990 satelliti all’anno. Entro il 2028 potrebbero esserci quindi 15.000 satelliti in orbita.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria