La Commissione Europea ha nuovamente richiamato l’Italia per la politica dei rinnovi automatici delle concessioni balneari, inviando il parere motivato che fa seguito alla procedura d’infrazione avviata sulla questione il 3 dicembre 2020. L’azione del nostro Paese risulta in violazione delle norme comunitarie in materia di concorrenza, nonchĂ© in contrasto con due sentenze della stessa Corte di giustizia dell’Ue, emesse rispettivamente nel 2016 e nel 2023. Il governo Meloni ha due mesi di tempo per convincere la Commissione a non procedere oltre: l’Italia rischia di essere deferita alla Corte di giustizia dell’Ue e, dunque, di subire pesanti multe.