Il Parlamento iracheno ha approvato, con 275 voti favorevoli su 329, una legge titolata “Criminalizzazione della normalizzazione e dell’instaurazione di relazioni con l’entità sionista”. La nuova legge è valida per tutti i cittadini iracheni e le aziende che lavorano in Iraq, nonché per le istituzioni statali e indipendenti e per gli stranieri che lavorano nel Paese: le sanzioni per i trasgressori possono essere punite anche con l’ergastolo o la pena di morte. Secondo quanto comunicato dal Parlamento la legge è “un vero riflesso della volontà del popolo”. L’Iraq non ha mai riconosciuto Israele e le due nazioni non hanno relazioni diplomatiche.