All’apertura il processo contro il 4 agenti egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio di Giulio Regeni subisce una battuta d’arresto. Il processo, che doveva svolgersi in contumacia, è stato sospeso dalla Corte d’Assise in quanto gli imputati sono stati dichiarati “irreperibili” e non “assenti” dai loro legali, non essendo disponibile un indirizzo di domicilio cui notificare l’inizio del processo. Il processo riparte quindi dall’udienza preliminare, che avrà il fine di rintracciare i 4 agenti. La Corte d’Assise ha sottolineato come questo sia da imputare all'”acclarata inerzia dello Stato egiziano a fronte di tali richieste del Ministero della Giustizia italiano”.