Respingendo il ricorso del governo, la Cassazione ha condannando definitivamente lo Stato italiano a versare circa un miliardo di euro a TIM. I giudici hanno infatti bollato come illecita la richiesta, avanzata nel 1998 dallo Stato, del pagamento di un canone per l’utilizzo della rete telefonica. I soldi pagati da TIM non erano dovuti, dal momento che l’ex monopolista pubblico era già stato privatizzato. Nel 1998 era infatti quasi giunto a maturazione quel processo di privatizzazione delle società statali iniziato nel 1992 col discorso di Mario Draghi, all’epoca direttore generale del Tesoro, sul panfilo Britannia.



