No, la famosa “Febbre da Cavallo” che dà il titolo al famoso cult movie con Gigi Proietti ed Enrico Montesano non è un fenomeno che coinvolge solo orde di semplici appassionati, ma anche affari miliardari illegali che vedono al centro il ruolo della criminalità organizzata. Le corse clandestine di esemplari equini rappresentano, infatti, una delle principali aree di influenza di Cosa Nostra, della ‘Ndrangheta e della Camorra. A svelarne meccanismi, protagonisti e profitti è il rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Zoomafie, approvato lo scorso luglio, che fotografa le corse...
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Chiedo una precisazione all’autore dell’articolo, se possibile: quando dice che la stragrande maggioranza dei cavalli da corsa non è adatta per la macellazione a causa delle sostanze vietate per il consumo umano, intende in questi circuiti clandestini o nell’intero mondo degli ippodromi (compresi quelli legali)?