Il Senato ha approvato in seconda lettura la riforma costituzionale sulla giustizia che prevede la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti, modificando il Titolo IV della Costituzione. Il provvedimento, passato con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astenuti, tornerà ora alla Camera per il terzo dei quattro passaggi complessivi previsti. Al momento del voto le opposizioni hanno sollevato proteste in Aula, mostrando cartelli contro la riforma. Giorgia Meloni ha parlato di un passo decisivo per un sistema giudiziario più equo; per Antonio Tajani è una «giornata storica» e della realizzazione del «sogno di Berlusconi».