venerdì 18 Luglio 2025

Il sindaco di Bologna risponde a L’Indipendente, ma la toppa è peggiore del buco

Dopo l’articolo de L’Indipendente, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha risposto nei commenti, smentendo alcuni dati che erano stati diffusi dal Comune stesso, nel tentativo di giustificare l’acquisto di un centinaio di alberelli per contrastare il caldo in città. Tuttavia, l’intervento di Lepore – così come tutta la comunicazione da parte del Comune – si astiene dal chiarire i punti più controversi della vicenda, che la fanno sembrare una grande manovra di greenwashing e propaganda politica.

Il primo tra tutti riguarda l’utilità che questi alberelli hanno nel contrastare il caldo e creare zone d’ombra. Sembrerebbe infatti evidente che tanto gli alberi quanto gli arbusti collocati nelle varie parti della città non filtrino la luce solare e non facciano ombra, proprio in ragione della loro misura ridotta. Tuttavia, non risultano disponibili informazioni aggiuntive del Comune in tal senso. Non è nemmeno chiaro l’effettivo bilancio arboreo attuale della città, ovvero la quantità di alberi presenti nel Comune. Secondo i dati del 2021 (che stilavano un bilancio dell’amministrazione precedente), Bologna contava un totale di 85.270 alberi, 6447 in più in cinque anni. Non è specificato, tuttavia, quanti di questi siano alberelli giovani e quanti grandi alberi, dal momento che il loro impatto su ambiente ed ecosistema è estremamente diverso. Non è nemmeno specificato, al momento, quale sia il bilancio arboreo della corrente amministrazione.

A quanto risulta, inoltre, non esiste alcun dato ufficiale sul numero di alberi abbattuti per far posto alle grandi opere, come nel caso del Passante di Mezzo o della nuova linea tramviaria (nonostante siano puntuali le smentite del Comune su quelli che non vengono abbattuti). A mancare è anche il numero degli alberelli che effettivamente sopravvive dopo i primi anni: secondo quanto denuncia a L’Indipendente il Comitato Tutela Alberi di Bologna, infatti, molti di questi hanno vita breve proprio a causa della mancanza di cure da parte delle ditte appaltatrici.

«In piazza Maggiore, nel chiostro interno di Palazzo d’Accursio, sede del Consiglio Comunale, ci sono quattro alberelli in vaso che sono sopravvissuti perchè sono leggermente in ombra. Dei sei che si trovano nel piazzale interno, completamente esposti al sole, quattro sono già secchi» ci spiega il Comitato. «È stato detto che è stato sabotato l’impianto di manutenzione, in realtà questa non viene proprio fatta». Il problema riguarda anche quelli recentemente installati. «Già sabato gli arbusti che sono stati collocati tra Palazzo Re Enzo e via Rizzoli erano già in sofferenza. Sono stati travasati in vasi di plastica rivestiti di iuta e tra i due è stata messa della sabbia per evitare che si ribaltino col vento. Vengono bagnati solo tre volte a settimana, è troppo poco con queste temperature».

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Valeria Casolaro

Ha studiato giornalismo a Torino e Madrid. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, frequenta la magistrale in Antropologia. Prima di iniziare l’attività di giornalista ha lavorato nel campo delle migrazioni e della violenza di genere. Si occupa di diritti, migrazioni e movimenti sociali.

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6 Commenti

  1. Sono bolognese da generazioni ma una disfatta totale della città con l’avvento degli ultimi due sindaci in particolar modo Lepore non la riconosco più e questo mi rattrista moltissimo e due anni fa me ne sono andata a vivere all’estero in un paese extra UE.

  2. Abitando in campagna ormai da 20 anni sapete qual’è la cosa PIU’ IMPORTANTE da sapere che nessuno dI voi ha preso in considerazione? Sapere CHE TIPO di alberi sono!! Perchè se piantati (e non lasciati nei vasi) vi sono alberi a crescita velocissima e alberi a crescita lentissima. Solo a titolo di esempio un gelso già è molto grande dopo 5 anni, un ulivo dopo 5 anni è crresciuto di qualche centimetro. Per gli alberi di alto fusto vi sono varietà di pini a crescita abbastanza veloce mentre se piantate una quercia piccola la chioma la vedranno i vostri pronipoti. Quando i Comuni vogliono piantare alberi dovrebbero esere assistiti da un AGRONOMO!

  3. Il titolo dell’articolo recita: “Il sindaco di Bologna risponde a L’Indipendente, ma la toppa è peggiore del buco”. Eppure non leggo vere e proprie risposte del sindaco, ci si limita a riportare affermazioni che (in teoria) sono del sindaco stesso. Avrei gradito la condivisione dei messaggi scambiati tra le parti, avrebbero reso meglio l’idea

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