Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla Regione Lombardia contro la sentenza del Tar che, lo scorso 2 maggio, ha vietato la caccia in 475 valichi montani (oltre 110 mila ettari). Il ricorso, sostenuto anche dalla lobby dei cacciatori, mirava a bloccare l’esecutività del divieto, già recepito – non senza tensioni – dal Consiglio regionale. Il divieto riguarda tutte le specie, inclusi i cinghiali. La decisione rinvia tutto al giudizio di merito, lasciando intatto, per ora, il divieto. L’opposizione esprime soddisfazione, mentre i cacciatori e la giunta Fontana si dicono contrariati per il verdetto.