lunedì 10 Novembre 2025

Germania, la cannabis legale funziona: meno reati e nessuna crescita del consumo

Era il primo aprile del 2024 quando in Germania entrò in vigore la legge (KCanG) che ha reso legale l’autoproduzione di cannabis in forma domestica e associata nei Cannabis Social Club, oltre che il consumo per i maggiorenni, con alcune limitazioni. Una legge che non rappresenta una completa legalizzazione, perché non sono presenti negozi con licenze deputati alla vendita, ma che in Europa ha stabilito uno spartiacque nelle politiche sulla cannabis perché, nonostante Malta e Lussemburgo ne avessero approvate di simili, è arrivata dalla più grade economia europea che ha la forza di indicare la strada anche agli altri Stati membri.

Mentre infatti in Europa la EUDA (European Union Drugs Agency) sta promuovendo il progetto Cannapol per fornire strumenti di policy che accompagnino governi nazionali nel disegnare regolamentazioni basate su evidenza scientifica, vale la pena ricordare che, se le legalizzazioni americane sono arrivate principalmente per ragioni economiche, la svolta nel cuore dell’Europa è arrivata per motivi sociali e sanitari. “Mi preoccupo di proteggere e aiutare le persone, non di punirle. Con la vendita controllata e regolata della cannabis in Germania, faremo la storia europea” aveva infatti sottolineato Burkhard Blienert, l’allora commissario tedesco per le droghe, spiegando che l’approccio sarebbe stato rivoluzionario e avrebbe portato un “vero cambiamento di paradigma nella politica delle droghe e delle dipendenze”.

Perché è questo il punto sul quale si gioca tutto: scegliere se continuare con l’impostazione fallimentare della “guerra alla droga”, che non tocca quasi mai gli interessi dei grandi gruppi criminali e porta in carcere semplici consumatori, facendoci spendere cifre assurde per controlli e processi, in un cortocircuito che si autoalimenta, oppure smetterla di criminalizzare chi consuma sostanze per iniziare a inquadrare la questione dal punto di vista sociale, sanitario e dei diritti umani. Siamo talmente abituati alla logica attuale, che pensare a un consumatore di cannabis in carcere non ci crea grandi problemi, nonostante non ci sia né un reato né un’offesa alla cosa o alla salute pubblica. Ma cercare di risolvere il problema delle droghe nella società, presenti da millenni e a tutte le latitudini, mettendo in galera chi le consuma, è come pensare di risolvere il problema dell’obesità arrestando chi mangia tanto.

Ecco perché è importante analizzare i dati che arrivano dalla Germania, per capire quale strada sia meglio scegliere. Ekocan è il progetto che valuta gli effetti della legge tedesca a partire dai dati, e la prima analisi è stata pubblicata a fine settembre.

Mercato della cannabis
Le prime analisi indicano che nel 2024 la domanda complessiva di cannabis in Germania – considerando sia l’uso medico che quello ricreativo – si è attestata tra le 670 e le 823 tonnellate. Solo una piccola parte di questo fabbisogno, pari al 9-13%, è stata soddisfatta attraverso il canale medico, mentre i club di coltivazione associati hanno coperto meno dello 0,1%. Il resto della domanda proviene principalmente dall’autoproduzione domestica o dal mercato illegale.

Tutela dei giovani
“I dati finora disponibili non rivelano effetti a breve termine sull’utilizzo dei servizi di prevenzione da parte dei giovani”, spiega il rapporto, mettendo in chiaro che: “Tuttavia, vi sono indicazioni sia di una diminuzione delle segnalazioni relative alla cannabis agli uffici di assistenza ai minori, sia di una diminuzione del numero di sedute di consulenza per le dipendenze a cui i giovani accedono. Questi sviluppi possono essere in parte spiegati dal calo del consumo di cannabis tra i giovani, osservato dal 2019 e che sembra continuare anche dopo la legalizzazione parziale”.

Tutela della salute
“Non si sono osservati chiari cambiamenti nell’attuale tendenza al consumo di cannabis tra gli adulti. L’aumento percentuale di adulti che hanno fatto uso di cannabis negli ultimi 12 mesi, osservato a partire dal 2011 circa, dovrebbe proseguire nel 2024 e nel 2025 senza drastici cambiamenti. Anche i risultati del monitoraggio delle acque reflue di undici città non indicano un aumento improvviso del consumo di cannabis”, si legge nello studio.

Reati correlati
Il punto principale è che “la legge sulla cannabis rappresenta la depenalizzazione più significativa nella storia della Repubblica Federale Tedesca in termini quantitativi”. Secondo le autorità tedesche: “Ha un impatto considerevole sul lavoro delle forze dell’ordine. I cosiddetti “reati di consumo” ai sensi della legge sugli stupefacenti (BtMG), precedentemente considerati dalla legge, hanno in gran parte cessato di essere perseguiti dal 1° aprile 2024. Tuttavia, con la definizione di nuovi reati amministrativi (ad esempio, il consumo in presenza di minori) e reati penali (ad esempio, la coltivazione di più di tre piante di cannabis), sono emersi anche nuovi compiti e responsabilità per le autorità, alcuni dei quali sono ancora poco chiari”. Ad ogni modo nello studio viene scritto chiaramente che: “I dati disponibili indicano che il numero totale di reati correlati alla cannabis denunciati è diminuito del 60-80%”.

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Mario Catania

Giornalista professionista freelance, specializzato in cannabis, ambiente e sostenibilità, alterna la scrittura a lunghe camminate nella natura.

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