La Corte Suprema della Mongolia ha dichiarato incostituzionale il voto parlamentare della scorsa settimana per destituire il primo ministro Zandanshatar Gombojav. Secondo la Corte, la mozione, approvata venerdì scorso, non ha fondamento giuridico per questioni tecniche; la Corte di preciso, ha contestato irregolarità procedurali e l’impiego di una «formula di voto errata». Il voto sulle dimissioni di Zandanshatar è avvenuto dopo che nel Paese sono scoppiate diverse proteste antigovernative contro la situazione di stagnazione economica. Zandanshatar è primo ministro da soli quattro mesi, ed è finito al centro di indagini per corruzione; è subentrato a Luvsannamsrai Oyun-Erdene, dimessosi per analoghi motivi.