sabato 11 Ottobre 2025

In Europa entra in vigore il nuovo sistema di controllo biometrico alle frontiere

Dopo mesi di rinvii, a partire da domani, 12 ottobre 2025, in Europa entrerà gradualmente in vigore il nuovo sistema di ingresso e uscita EES (Entry/Exit System). Si tratta di un meccanismo informatico che sostituirà il timbro sul passaporto e che permetterà l’ingresso nei 29 Paesi dell’area Schengen a viaggiatori provenienti da Paesi terzi previa registrazione dei dati biometrici. Presentato come un sistema più efficiente e “moderno”, il nuovo meccanismo ha tuttavia anche lo scopo dichiarato di “rafforzare la sicurezza” dei confini europei, andando a integrare una lunga serie di altre misure implementate dall’Europa al medesimo scopo.

L’implementazione del sistema, che ha ricevuto il via libera definitivo lo scorso 18 luglio, sarà progressiva e dovrebbe essere portata a termine nel giro di sei mesi, con previsione di piena operatività per il 10 aprile 2026. I cittadini provenienti da Paesi terzi che vogliano sostare in uno dei Paesi della zona Schengen per un periodo massimo di 90 giorni dovranno ora in prima battuta passare alla dogana per farsi identificare dagli agenti, che racoglieranno le impronte digitali e scatteranno una fotografia, per inserire poi il materiale in un fascicolo digitale. In questo modo verrà quindi creato un “archivio digitale” che permetterà di monitorare l’identità e i movimenti dei viaggiatori. I dati saranno archiviati per un periodo di tempo da 1 a 5 anni e le sanzioni previste per coloro che si fermeranno oltre il termine dei 90 giorni senza avvisare le autorità dipendenranno dal regolamento interno dello Stato nel quale il soggetto si trova dopo la scadenza del tempo massimo di permanenza in Europa. In Italia, saranno inizialmente gli aeroporti di Malpensa, Linate e Fiumicino ad adottare il sistema, seguiti poi da Civitavecchia e Genova e, progressivamente, dagli altri aeroporti e uffici di frontiera.

Il nuovo sistema, scrive il Consiglio UE, permetterà di “rafforzare la gestione dello spazio Schengen”, contribuendo a “prevenire la migrazione irregolare”. La registrazione in tempo reale dei dati biometrici e delle informazioni contenute nel passaporto, che permette di fatto di schedare i viaggiatori, permetterà di “fornire informazioni in tempo reale sul rispetto del periodo di soggiorno autorizzato nello spazio Schengen. “Dobbiamo fare di tutto per impedire ai terroristi e ai migranti irregolari di entrare illegalmente nello spazio Schengen” ha dichiarato Rasmus Stoklund, ministro dell’Immigrazione della Danimarca, confermando la natura securitaria del nuovo sistema, “è fondamentale mantenere un controllo efficace sui cittadini dei Paesi terzi che entrano nello spazio Schengen, in modo da poter rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne”.

L’Unione Europea è costantemente al lavoro per blindare le proprie frontiere e controllare i movimenti delle persone, con il pretesto di garantire la sicurezza dei cittadini. Insieme ad altri strumenti come l’ETIAS (un’autorizzazione a viaggiare nell’UE per le persone provenienti da 60 Paesi fino ad ora esenti da visto, che dovrebbe essere introdotta nell’ultimo trimestre del 2026 e prevedere l’introduzione di requisiti di ingresso per i viaggiatori, oltre ad autorizzare “controlli preventivi” al fine di negare, se necessario, l’autorizzazione all’ingresso) dovrebbe aiutare la “Fortezza Europa” a raggiungere gli obiettivi fissati nell’Agenda per la Sicurezza e la Migrazione.

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Valeria Casolaro

Ha studiato giornalismo a Torino e Madrid. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, frequenta la magistrale in Antropologia. Prima di iniziare l’attività di giornalista ha lavorato nel campo delle migrazioni e della violenza di genere. Si occupa di diritti, migrazioni e movimenti sociali.

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