giovedì 18 Dicembre 2025

L’Università Statale di Milano sospende gli accordi con le università israeliane

L’Università Statale di Milano ha deciso di sospendere tutti gli accordi in vigore con le università israeliane. La decisione è stata presa dal Senato accademico con un voto unanime, al termine di una seduta straordinaria convocata per discutere la situazione in Palestina. La mozione approvata nasce dall’urgenza di prendere posizione sul conflitto in corso e dalla volontà di assumere misure concrete di fronte alle gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani denunciate da numerose organizzazioni. Con questa scelta, l’ateneo milanese diventa uno dei principali poli universitari italiani ad adottare una linea di interruzione dei rapporti accademici con istituzioni israeliane.

Nel comunicato ufficiale si legge che la sospensione sarà applicata «fino a quando non saranno garantite condizioni di pace e rispetto dei diritti fondamentali». Il provvedimento riguarda protocolli di scambio, progetti di ricerca e convenzioni che prevedevano collaborazioni scientifiche e accademiche. Durante la seduta è stata ribadita «la necessità di tutelare i valori fondanti dell’università pubblica» e di dare seguito agli appelli della comunità studentesca e di numerosi docenti che avevano chiesto una presa di posizione chiara. L’organo accademico ha inoltre dichiarato di voler continuare a sostenere «iniziative di solidarietà con la popolazione palestinese e progetti umanitari volti alla ricostruzione di strutture educative distrutte dalla guerra» e ha espresso un appoggio aperto alla Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale che si propone di rompere l’assedio a Gaza e portare aiuti umanitari.

La mozione approvata dal Senato accademico è stata salutata con soddisfazione da parte degli studenti e dei collettivi che da mesi sollecitavano il provvedimento. L’Ateneo ha chiarito che la sospensione non rappresenta una chiusura verso singoli studenti o ricercatori, ma riguarda unicamente i rapporti istituzionali con università che non hanno preso le distanze dalle politiche del governo israeliano.

Il caso della Statale di Milano si inserisce in una tendenza più ampia che sta coinvolgendo diversi atenei italiani. L’Università di Palermo è stata la prima, nel giugno 2024, a sospendere tutti gli accordi con Israele, aprendo la strada a un dibattito nazionale. Successivamente, l’Università di Parma ha deliberato un boicottaggio accademico in solidarietà con Gaza, mentre l’Università di Padova nel luglio 2025 ha deciso lo stop a nuovi accordi e la condanna ufficiale delle politiche israeliane. Altri atenei stanno discutendo mozioni simili, segno che il mondo accademico italiano sta assumendo un ruolo attivo nel chiedere il rispetto del diritto internazionale e nell’allineare le proprie scelte a principi di giustizia e responsabilità etica. Anche se ancora manca una presa di posizione collettiva, come quella presa dalla Confederazione delle università spagnole (CRUE) che, già a maggio 2024, ha stabilito che tutte gli atenei della Spagna cessassero ogni rapporto con le istituzioni accademiche israeliane.

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