martedì 16 Settembre 2025

II sito internet per seguire in diretta la rotta della Global Sumud Flotilla

In un’epoca segnata da infodemia e disinformazione, la Global Sumud Flotilla ha scelto la trasparenza, trasformando la sua traversata verso Gaza in un racconto visibile. Il cuore di questa operazione è il tracker GPS live, accessibile da tutti attraverso il sito ufficiale della coalizione. Ogni imbarcazione della flottiglia è infatti dotata di un dispositivo di localizzazione che trasmette costantemente la sua posizione. Sulla mappa, le navi appaiono come punti colorati in movimento nel Mar Mediterraneo, e cliccando su ciascun marcatore è possibile ottenere informazioni dettagliate sull’imbarcazione. La scelta della massima trasparenza funge anche da deterrente contro potenziali interventi militari o azioni di intercettazione. Per seguire in diretta la missione della Global Sumud Flotilla, potete cliccare su questo link.

Mai prima d’ora una missione umanitaria diretta a Gaza è stata così esposta mediaticamente, permettendo a chiunque nel mondo di seguirne ogni movimento in tempo reale. Questo strumento non è una semplice mappa interattiva. Progettato da Forensic Architecture, centro di ricerca londinese specializzato in investigazioni sui diritti umani, il tracker rappresenta una forma di protezione attiva. Rispetto ai modelli precedenti, la tecnologia odierna è più avanzata, con capacità di registrazione e trasmissione rafforzate per resistere a eventuali interferenze o tentativi di bloccare il segnale. In caso di incidenti, i dati raccolti e conservati dal sistema costituiranno preziose prove digitali da utilizzare in sede legale.

La documentazione a bordo è amplificata dalla presenza di giornalisti, parlamentari e attivisti distribuiti sulle oltre 50 imbarcazioni, che forniscono testimonianze dirette. Per garantire una connessione internet continua anche in alto mare, la flottiglia si affida alla tecnologia Starlink, che consente streaming live e aggiornamenti costanti sui social media. Oltre al tracker, per seguire la missione in diretta sono attivi i profili social della Flottiglia. L’account Instagram @globalsumudflotilla pubblica foto e video direttamente dalle imbarcazioni, mentre su Twitter @GlobalSumudF vengono diffusi bollettini tecnici con coordinate GPS, rotte e condizioni meteo. I contenuti, disponibili in più lingue tra cui l’italiano, rendono questo viaggio di 3.000 chilometri un esperimento senza precedenti di attivismo marittimo globale e trasparente.

La Global Sumud Flotilla è una iniziativa della società civile internazionale organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition, un gruppo di organizzazioni pro-Palestina. Il suo obiettivo principale è rompere il blocco navale israeliano imposto sulla Striscia di Gaza e portare attenzione sulla situazione umanitaria nell’enclave. Il nome “Sumud” è una parola araba che significa “resistenza perseverante” o “fermezza”, rappresentando la resilienza del popolo palestinese. A differenza delle semplici missioni di aiuto, la flottiglia ha un forte carattere simbolico e politico, cercando di sfidare direttamente l’assedio attraverso un atto di disobbedienza civile pacifica. Oltre a tentare di portare aiuti, a bordo delle navi vi sono attivisti e personaggi pubblici che fungono da testimoni per documentare e denunciare la situazione a Gaza. La missione si colloca quindi al crocevia tra aiuto umanitario, attivismo per i diritti umani e advocacy politica.

Gli attacchi diretti alle imbarcazioni sono già iniziati. Intorno alle 23.30 di lunedì 8 settembre (mezzanotte e mezza in Italia), la Family Boat, una delle imbarcazioni principali della Global Sumud Flotilla, è stata colpita da un drone mentre si trovava nel porto di Tunisi, riportando diversi danni. Nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 settembre è stato condotto un nuovo attacco incendiario contro una seconda imbarcazione della Global Sumud Flotilla nel porto di Tunisi. Analogamente a quanto già successo, l’equipaggio ha dichiarato di aver sentito prima il ronzio di un drone, poi un oggetto infuocato si è abbattuto sul mezzo, danneggiandolo.

L’emittente Al Jazeera ha reso noto oggi che la Global Sumud Flotilla ha raggiunto le acque internazionali ed è stata affiancata da altre navi provenienti dal Nord Africa in partenza dai porti tunisini, raggiungendo circa 40 unità. Sarà presto raggiunta in un punto del Mediterraneo non ancora reso noto da una flotta italiana e una greca prima di intraprendere il viaggio verso Gaza. Come si può constatare dal tracker, sabato 13 settembre è infatti partito il convoglio italiano: 18 navi, contenenti decine di attivisti da tutto il mondo e un totale di 45 tonnellate di aiuti umanitari, sono salpate dal porto di Augusta, in Sicilia.

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Stefano Baudino

Laureato in Mass Media e Politica, autore di dieci saggi su criminalità mafiosa e terrorismo. Interviene come esperto esterno in scuole e università con un modulo didattico sulla storia di Cosa nostra. Per L’Indipendente scrive di attualità, politica e mafia.

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