mercoledì 29 Ottobre 2025

La legge europea sul Chat Control è a un punto di svolta

Il regolamento sul cosiddetto “EU Chat Control” è arrivato a una fase decisiva: l’UE si prepara a votare una norma che imporrebbe alle piattaforme di messaggistica di installare algoritmi capaci di scansionare messaggi, immagini e file privati, anche cifrati end-to-end, per scandagliare messaggi, immagini, video, note vocali alla ricerca di abusi sessuali su minori. Presentata come una misura necessaria per proteggere i bambini online, l’iniziativa comporterebbe, però, un controllo preventivo e generalizzato delle comunicazioni private. Non si tratterebbe, infatti, di indagini mirate, ma di una sorveglianza estesa a ogni cittadino, con il rischio di errori, falsi positivi e intrusioni indebite. Le istituzioni europee giustificano il progetto con l’aumento dei casi di pedofilia, pedopornografia e adescamento di minori, fenomeni in crescita in diversi Stati membri, soprattutto tra adolescenti. Esperti e attivisti avvertono, invece, che forzare la cifratura esporrebbe milioni di utenti a vulnerabilità sfruttabili non solo dalle autorità, ma anche da hacker e criminali informatici. Il pericolo è che le chat private vengano trasformate in spazi sorvegliati per definizione, dove la promessa di sicurezza si traduce in sorveglianza di massa e in un indebolimento sostanziale dei diritti fondamentali. Se approvato, il regolamento creerebbe un obbligo per le piattaforme, compreso il caricamento di contenuti sospetti su database centralizzati per confronti con materiale illecito.

Sul piano politico, il campo si sta dividendo con chiarezza, senza che vi sia ancora una maggioranza certa. Allo stato attuale, oltre la metà dei Paesi appoggia la proposta, avanzata per la prima volta nel maggio 2022 dall’allora Commissaria UE per gli Affari interni, Ylva Johansson. Attualmente, 15 Stati sostengono la proposta, 8 Stati si oppongono ufficialmente, e 4 sono indecisi, come riporta la piattaforma online Fightchatcontrol.eu. Tra quelli contrari ci sono Austria, Belgio, Germania, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Finlandia, Paesi Bassi e Polonia. Dopo alcune titubanze, il governo tedesco guidato dal cancelliere Merz ha confermato l’opposizione espressa con forza dal precedente esecutivo Spd-Verdi-Liberali. Nei Paesi contrari emerge una crescente consapevolezza tecnica: si avverte che l’introduzione di meccanismi di scansione preventiva comprometterebbe gli standard di sicurezza, trasformando la cifratura end-to-end in un guscio fragile. Le backdoor o i bypass necessari per consentire i controlli aprirebbero inevitabilmente varchi a intrusioni, abusi e attacchi da parte di soggetti malintenzionati. Tra i sostenitori figurano Italia, Francia e Spagna. Gli indecisi comprendono Estonia, Grecia, Romania e Slovenia. Nel Parlamento Europeo la difficoltà non è solo nazionale, ma parlamentare: critiche arrivano da gruppi che normalmente non si schierano insieme – Verdi, Alleanza Libera Europea, parte dei social-liberali, alcuni eurodeputati identitari o “populisti” – tutti accomunati dalla convinzione che «proteggere i bambini online è possibile senza una sorveglianza di massa». Sul fronte dei conservatori, anche l’europarlamentare finlandese del Partito Popolare Europeo (Ppe), Aura Salla, ha affermato che il regolamento «pone un rischio enorme di esporre le nostre comunicazioni e foto private». Le opposizioni non negano la gravità del fenomeno degli abusi su minori, ma rifiutano che la risposta debba passare necessariamente attraverso un controllo generalizzato e obbligatorio delle comunicazioni private. Secondo uno studio disposto dal Parlamento Europeo e presentato alla Commissione su Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni, il regolamento rischia, infatti, di avere un impatto negativo per l’elevato tasso di errore sul rilevamento degli abusi nei messaggi e nei file, a partire dai contenuti diffusi dagli utenti in modo consensuale.

Alla soglia del voto, la questione non è più soltanto tecnica, ma politica e culturale: se approvata, la norma introdurrebbe per la prima volta un sistema di controllo preventivo e obbligatorio sulle comunicazioni private. L’impatto sarebbe dirompente: ogni messaggio, anche tra cittadini privi di qualsiasi sospetto, verrebbe sottoposto a un filtro algoritmico, svuotando il principio stesso della riservatezza sancito dagli articoli 7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Dal punto di vista della sicurezza, l’imposizione di backdoor o sistemi di scansione all’interno delle piattaforme cifrate aprirebbe vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate non solo dalle autorità, ma anche da hacker, criminali e potenze straniere. Il monitoraggio generalizzato produrrebbe, inoltre, una mole enorme di dati sensibili da gestire e archiviare, con il rischio di abusi, fughe di informazioni e perdita di controllo da parte degli utenti. La fallibilità degli algoritmi non è un dettaglio tecnico: falsi positivi potrebbero portare a segnalazioni ingiuste (come già avviene con la “polizia predittiva”), criminalizzando conversazioni private, immagini innocue o scambi professionali tutelati dal segreto medico, legale o giornalistico. Un simile contesto favorirebbe l’autocensura e inciderebbe sulla libertà d’espressione, trasformando il diritto a comunicare in un’attività sottoposta a sorveglianza preventiva. A queste criticità si aggiunge il rischio politico: un regolamento percepito come invasivo eroderebbe la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee, aprendo la strada a un modello di sospetto generalizzato. Anche sul piano economico, gli operatori tecnologici si troverebbero a fronteggiare costi elevati, nuovi rischi legali e una concorrenza alterata. Senza un controllo parlamentare stringente, trasparenza assoluta e tutela effettiva della crittografia, il regolamento rischia di trasformarsi in un apparato di sorveglianza istituzionalizzato, più che in uno strumento di protezione. Dall’11 settembre a oggi, in nome della sicurezza, si stanno erodendo privacy e diritti fondamentali, legittimando norme draconiane e imponendo misure liberticide. Al di là della retorica, non tutto ciò che promette protezione garantisce sicurezza, e non tutto ciò che proclama sicurezza tutela davvero la libertà.

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Enrica Perucchietti

Laureata con lode in Filosofia, vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice ed editor. Collabora con diverse testate e canali di informazione indipendente. È autrice di numerosi saggi di successo. Per L’Indipendente cura la rubrica Anti fakenews.

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8 Commenti

  1. Istituire un simile controllo che cambia completamente il criterio di riservatezza, che è un diritto fondamentale sancito da tutte le carte costituzionali europee, dovrebbe dipendere da una richiesta fatta direttamente ai cittadini. La stessa cosa varrebbe per le intenzioni di guerra mosse da anni. Siamo una democrazia talmente efficiente che non ha bisogno dei cittadini. Geniale.
    In risposta dovremmo creare una democrazia che non ha bisogno di eleggere governi.

  2. Queste istituzioni europee hanno per me ogni credibilità da molto tempo e stanno continuamente peggiorando.
    La commissione, non eletta, non risponde al parlamento eletto dai cittadini ma gli sottopone solo leggi da approvare. Già questo dovrebbe bastare per escludere la definizione di istituzioni democratiche per la porcheria che è l’unione europea., stati sudditi che devono accettare qualunque porcata partorita dalla mente nazista della presidente approvata da un parlamento srervile. Schifo totale, tradimento di tutti i principi fondanti.
    Se questa è l’idea di democrazia, allora anche la Russia e la Cina lo sono, solo che non prendono per il cxlo i loro cittadini.

  3. Da cittadino che sta perdendo fiducia nel futuro e nell’Europa, l’argomento descritto è degno delle peggiori distopie letterarie.
    Chiedo alla redazione: Cosa possiamo fare noi per impedirlo?
    Non ho trovato molte petizioni in italiano in merito a questo tema.

  4. Come fanno Italia e Francia e Spagna a votare a favore?!? Questa sarebbe un fatto di una gravita’ inaudita! Il problema e’ che i satanisti desiderano si scenda in piazza a protestare e che prima o poi la cosa possa degenerare, con saccheggi distruzione e diversi morti…ieri a Londra e’ andata bene ma presto vedrete che i solito servizi deviati, in Italia Francia o Inghilterra creeranno qualcosa di davvero pesante. A quel punto il gioco sarebbe fatto, nel senso che -per garantire ovviamente maggiore sicurezza- verrebbe applicata la Legge Marziale. A quel punto non sarebbero nemmeno piu’ costretti ad inventarsi una seconda pandemia. Il gioco e’ sempre lo stesso. Ma sono tutti d’accordo, questo e’ il problema. Da quando nel 1400 una BOLLA PAPALE ha reso universalmente valida la LEGGE DELL’AMMORAGLIATO, l’essere umano e’ letteralmente divenuto schiavo, dalla nascita. Letteralmente. Con un Debito a testa di 2.500.000 $ !!!
    Che poi le banche private -ovvero anche quelle tipo Banca d’Italia, ovviamente- in mano alle grandi famiglie askenazite tipo Rotschild e via discorrendo- cartolarizzano a dovere, continuando a guadagnarci. Non ci credere? Andate a controllare. E’ tutto scritto e regolarmente depositato. Dal 2012 sono stati messi sotto stato d’accusa. Governi, Stati, Banche. Tutto. Basta aver voglia e dedicare poco tempo, ed e’ tutto registrato Legalmente e depositato. Date un’occhiata al sito noieiosono. Andate alla LEGGE SULL’AMMORAGLIATO ed alla BOLLA PAPALE. Poi guardatevi anche il racconto breve di NESARA, con tutti i documenti Ufficiali della Federal Reserve americana e tutte le cause intentate e molte delle quali vinte da americani raggruppati in simil Class Action. Le bestie sono state smascherate. Ed e’ stato messo tutto agli atti. Servirebbe solo un Presidente in buona fede di qualche Stato importante il quale a reti unificate leggesse documenti ufficiali su tutto cio’. Bene: all’istante crollerebbe tutto il loro sistema infame. Scomparirebbero molto velocemente tutti questi esseri demoniaci. E si potrebbe ricominciare ad essere Uomini Liberi. Cio’ non accade perche’ sono TUTTI D’ACCORDO. Vi esprto ad andare a leggere tali Documenti (in italiano e di facile comprensione): la realta’ ai vostri occhi non sara’ mai piu’ la stessa: buon risveglio, per chi vuol essere UOMO LIBERO. E condividete. Perche’ questo della Verita’ e del Risveglio sara’ l’unico modo per ricacciarli agli inferi.

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