Dopo giorni di attesa è finalmente partito il convoglio italiano della Global Sumud Flotilla, la flotta navale che intende rompere l’assedio israeliano su Gaza portando aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Le navi della coalizione sono partite oggi, sabato 13 settembre, alle 15 dal porto di Augusta, in Sicilia. Dall’isola sono salpate di 18 navi, contenenti decine di attivisti da tutto il mondo e un totale di 45 tonnellate di aiuti umanitari. Le imbarcazioni si uniranno alle navi provenienti da Spagna, Grecia e Tunisia in un punto del Mediterraneo non ancora reso noto, per poi salpare tutte insieme alla volta di Gaza.
Il convoglio italiano della Global Sumud Flotilla doveva salpare dalla Sicilia lo scorso 4 settembre, ma la partenza è stata posticipata diverse volte a causa di problemi logistici e meteorologici. La missione italiana, come quelle degli altri Paesi, è infatti coordinata con quella della flotta appena salpata dalle coste della Tunisia, dove si trovano, tra gli altri, gli attivisti Thiago Avila e Greta Thunberg. In Tunisia, le imbarcazioni della coalizione umanitaria ha avuto non pochi problemi: lo scorso 8 settembre, la Family Boat, nave degli stessi Avila e Thunberg, è infatti stata attaccata da un drone che ha lanciato una granata incendiaria; il giorno dopo, la medesima sorte è toccata a una seconda nave della flotta.
La Global Sumud Flotilla è una iniziativa umanitaria nata dall’unione di tre gruppi, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza, e Sumud Convoy. Essa costituisce il più grande sforzo umanitario di sempre per raggiungere la Palestina via mare, per arrivare là dove i governi non vogliono arrivare. In totale, essa mobilita cinquanta imbarcazioni, settecento attivisti (contando solo quelli in viaggio) e centinaia di tonnellate di aiuti umanitari. Lo scopo è quello di rompere l’assedio israeliano su Gaza e di convincere i governi a mobilitarsi per fermare il genocidio palestinese.





Ci vuol tanto a capire in USA e nella serva Italia che finché Israele non ritorna nei confini del 1967 e finché Croazia e Istria e le Città rubate dalla Francia all’Italia non ritorneranno, il Mondo può solo andare sempre più verso la totale estinzione dell’umanità.
Che per estinguere l’umanità intera non occorrono armi, basta la non voglia di salvarla da parte degli intellettuali veri, non quelli di Carosello.