L’aviazione israeliana ha lanciato un attacco di precisione contro la sede dell’ufficio politico di Hamas a Doha, in Qatar, città sede dei negoziati per la pace. Le IDF hanno rivendicato la paternità dell’attacco. I nostri aggiornamenti in diretta.
Ore 18:00 – Media: gli ufficiali di Hamas sarebbero sopravvissuti
Secondo due funzionari anonimi di Hamas citati dall’agenzia di stampa Reuters e il quotidiano qatariota Al Jazeera, i membri della delegazione dell’organizzazione palestinese sarebbero tutti sopravvissuti al raid israeliano. La notizia è stata ripresa anche da fonti ufficiali di Hamas, che tuttavia citano Al Jazeera come fonte.
Ore 17:15 – Media: il Qatar abbandona il ruolo di mediatore
Secondo quanto riportano i media, le autorità qatariote avrebbero detto di non essere più disposte a svolgere il ruolo di mediatrici per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Intanto fioccano le condanne all’attacco israeliano su Doha: oltre allo stesso Qatar, hanno rilasciato condanne anche l’Iran, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, la Turchia, la Giordania, Kazakistan e il segretario generale dell’ONU.
Ore 16:15 – I primi video dell’attacco
Intanto iniziano a circolare i primi video dell’attacco. Da quanto riportano i media, l’aggressione sarebbe stata condotta da 10 jet dell’aeronautica del Paese, che avrebbero scagliato almeno una dozzina di attacchi.
Ore 16 – Media: l’attacco sarebbe stato coordinato con USA e Qatar
Secondo le ricostruzione dei media israeliani, gli Stati Uniti avrebbero dato a Israele l’ok per attaccare. Il quotidiano Israel Hayom sostiene inoltre che lo Stato ebraico avrebbe avvisato anche lo stesso Qatar dell’offensiva, cosa che secondo i media arabi giustificherebbe la mancata risposta dei sistemi di difesa della capitale. In generale, la stampa araba sostiene che la proposta di cessate il fuoco dell’amministrazione statunitense fosse una trappola per attirare tutti i principali diplomatici di Hamas in un punto e attaccarli.
Ore 15:30 – Gli obiettivi del’attacco
Secondo fonti israeliane, l’attacco aveva come obiettivo la delegazione per i negoziati di pace palestinese; obiettivi primari erano i due vertici di Hamas Khalid Mishaal e Khalil Al-Hayya che, riportano le fonti, sarebbero stati presenti all’incontro. Tra i presenti anche Zaher Jabarin e Muhammad Ismail Darwish.
Non è ancora noto l’esito dell’attacco. Secondo fonti saudite, Al-Hayya sarebbe stato ucciso, ma altri giornali arabi sostengono che l’attacco non sarebbe andato a buon fine, e che entrambi i leader di Hamas sarebbero riusciti a sopravvivere all’aggressione.
Il contesto
Oggi a Doha era presente una delegazione di Hamas per parlare dell’accordo di cessate il fuoco proposto ieri dall’amministrazione Trump. L’accordo era stato accolto positivamente dai leader di Hamas. Del piano erano stati rilasciati pochi dettagli, ma secondo fonti israeliane e statunitensi esso non sarebbe stato troppo dissimile dalle precedenti proposte dell’amministrazione statunitense. Negli ultimi mesi, la proposta che è maggiormente circolata proveniva dal diplomatico di fiducia di Trump, l’inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff, e consisteva in una tregua di 60 giorni con il graduale rilascio di tutti gli ostaggi. Secondo le indiscrezioni, il piano in discussione nella giornata di oggi prevedeva un primo scambio di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi a cui sarebbe seguito l’avvio delle trattative per una pace permanente.