giovedì 31 Luglio 2025

La città di Genova ha riconosciuto lo Stato di Palestina

Il Consiglio Comunale di Genova ha approvato una mozione per riconoscere lo Stato di Palestina. Il documento è stato presentato dalla consigliera di AVS Francesca Ghio e sostenuto dalla maggioranza formata dai Gruppi Consiliari Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Lista Civica Silvia Salis. Il testo impegna l’amministrazione a sostenere il «riconoscimento dello Stato di Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa», e a inoltrare richiesta al governo perché faccia lo stesso. In sede di consiglio è stato anche approvato un emendamento che impegnerebbe il Comune a sospendere immediatamente la vendita di armamenti a Israele e a promuovere l’adozione di sanzioni contro lo Stato ebraico.

La mozione del Comune di Genova è stata approvata ieri, martedì 29 luglio, con 21 voti favorevoli, 13 contrari e un astenuto. In sede di discussione la minoranza ha chiesto un rinvio del voto per raggiungere un testo unitario, che ha costretto una temporanea sospensione della seduta. Ripartita la discussione, il Consiglio ha approvato la mozione e gli emendamenti della maggioranza. Il documento approvato impegna il Comune «a sostenere, anche congiuntamente con altre istituzioni, il riconoscimento dello Stato di Palestina», in conformità alle risoluzioni delle Nazioni Unite e alle indicazioni del Parlamento Europeo, nel rispetto del diritto internazionale; Genova, inoltre, si impegna a chiedere al governo di fare lo stesso, e a sostenere «il diritto inalienabile del popolo palestinese all’autodeterminazione», il suo diritto all’indipendenza e quello alla sovranità nazionale. Il Comune infine si impegna a chiedere che venga implementato un cessate il fuoco, che venga rispettato il diritto internazionale e che Israele faccia entrare aiuti nella Striscia di Gaza.

Da quanto comunicano i quotidiani locali, l’emendamento alla mozione sarebbe stato presentato la stessa mattina della discussione. Esso impegnerebbe il Comune a sollecitare il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’UE; a condannare il piano israeliano Carri di Gedeone come tentativo di annientamento sistematico del popolo palestinese; a sostenere il piano arabo per la ricostruzione di Gaza condannando il piano di deportazione proposto da Trump; a sospendere le autorizzazioni alla vendita di armi a Israele concesse prima dell’8 ottobre 2023 e a promuovere il blocco totale a livello europeo; a sospendere l’importazione di armamenti da Israele; a sostenere l’adozione di sanzioni UE contro il governo israeliano e i coloni; a richiedere la cessazione delle operazioni militari e dell’occupazione in Cisgiordania; a proporre la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele.

Con l’approvazione della mozione di ieri, Genova si unisce alla lista di comuni che hanno chiesto al governo di riconoscere lo Stato di Palestina. Il primo a farlo, il 15 dicembre 2023, era stato il Comune di Polistena, nella città metropolitana di Reggio Calabria, come riportato dalla stessa pagina ufficiale del Comune sulla piattaforma social Facebook. A Polistena era seguito il comune di Turano Lodigiano, il primo ad aderire alla campagna dell’Associazione Schierarsi, che promuove una legge che impegna l’Italia a riconoscere “lo Stato di Palestina con capitale Gerusalemme est come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale”. Dopo il comune lombardo, sono arrivati a ruota diversi altri enti e altrettante amministrazioni, tra cui il Comune di Napoli, che ha anche interrotto i rapporti con Israele.

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Dario Lucisano

Laureato con lode in Scienze Filosofiche presso l’Università di Milano, collabora come redattore per L’Indipendente dal 2024.

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